Galaxy S9: Samsung e i dubbi su scanner impronte, design, fotocamere, e autonomia

Mancano più di 4 mesi alla presentazione del nuovo Galaxy S9, eppure Samsung si sarebbe già messa al lavoro sul nuovo top gamma di casa, in particolar modo per risolvere diversi enigmi che riguarderanno autonomia, design, fotocamere, e scanner per le impronte.

Galaxy S9: Samsung e i dubbi su scanner impronte, design, fotocamere, e autonomia

Samsung ha presentato il suo nuovo Galaxy Note 8 da appena una manciata di mesi, e sta ancora investendo in pubblicità per accrescerne l’appeal in vista degli acquisti natalizi: eppure, in accordo con passate indiscrezioni secondo cui era già iniziato lo sviluppo del Galaxy S9, i rumors sul nuovo top gamma di Seul non si placano e, anzi, si arricchiscono di dettagli in merito alle sue possibili specifiche e funzionalità.

A metà Ottobre, il leaker Ice Universe iniziò a ipotizzare che anche il Galaxy S9 avrebbe avuto un sistema di riconoscimento 3D del viso, onde eliminare lo scomodo scanner per le impronte, posizionato – nell’S8 – troppo vicino alla postcamera: un recente report, confermando l’ipotesi di Ming-Chi Kuo secondo cui Apple sarebbe avanti di 2 anni, in tale tecnologia, vedrebbe Samsung alle prese con un processo di “reverse engineering” per capire il funzionamento del FaceID e “replicarlo” tale e quale. 

Non proprio le tesi condivise da alcune fonti cinesi (minuhome.tistory.com e jpzamora). Queste ultime, forse vicine alla filiera produttiva Samsung, stanno seguendo 3 differenti direzioni di ipotesi. La prima vorrebbe confermato il sensore di impronte sul retro, ma montato in forma circolare sotto una doppia postcamera verticale (con anche la coppia Flash LED/sensore cardiaco ridisegnata), mentre una seconda linea di pensiero opterebbe per l’integrazione del medesimo nel display in base a un brevetto che propone la collaborazione del Force Touch per distinguere l’autenticazione dalla normale interazione con lo schermo e dal rilevamento dei dati biometrici. Una terza ipotesi, invece, vorrebbe lo scanner per le impronte inserito nella ristretta lunetta frontale in basso, grazie ad un incavo (o “gobba“) nella parte inferiore del display, proprio dove abitualmente si tende a posizionare il tastino Home (come confermato dalla scoperta di un altro recente brevetto Samsung). Sempre ammesso, bene inteso, che non lo si elimini del tutto, appunto con una decisione netta à là iPhone X. 

Un accenno sulle specifiche interne del Galaxy S9, dotato di certificazione IP65/68, invece, si è avuto grazie ad un altro noto spifferologo, Benjamin Geskin, secondo il quale il nuovo top gamma Samsung sarà presentato sempre in 2 versioni, con quella base e quella plus unite nella dotazione di RAM6 GB – e storage128 GB (espandibili via microSD a 256 GB) – ma separate, come da tradizione, per il diverso polliciaggio del display. Per i processori, sembra confermata la scelta di adottare soluzioni differenti secondo il mercato di distribuzione, con lo Snapdragon 845 montato sui modelli destinati ad USA e Cina, ed un Exynos 9xxx su quelli previsti in Europa e resto del mondo.

In ambito multimediale, invece, dovrebbe arrivare un Super AMOLED Infinity Display da 5.8 pollici (forse 4K), più maneggevole, senza cornici su 3 dei 4 lati, coadiuvato – lato audio – da uno speaker stereo che farebbe il paio, però, con la temuta eliminazione del jack da 3.5 mm per le cuffie. E le fotocamere? Mai come in questo device il plurale sarebbe d’obbligo, dacché l’S9 potrebbe avere ben 4 fotocamere, col doppio modulo posteriore (dotato di messa a fuoco con rilevamento di fase, stabilizzatore ottico, e apertura del focale a f/1.6) da 16 megapixel, e quello anteriore da 12 megapixel. 

Tra le altre specifiche del Galaxy S9 emerse nelle indiscrezioni dei giorni scorsi, si ravvisa la conferma del microUSB Type-C associato ad una batteria da 3800 o 4000 mAh, per un’autonomia maggiore anche del 20% grazie anche al nuovo processo produttivo dei chip a 8 nanometri che, permettendo SoC più piccoli del 10%, compatterebbe della medesima percentuale anche gli inerenti consumi energetici. 

Per vedere il nuovo Galaxy S9 della Samsung, animato da Android Oreo e con LTE cat 18, potrebbe – però – esser necessario attendere Febbraio o Marzo del 2018, e non è ancora chiaro se il suo annuncio avverrà al nuovo MWC 2018, o nel corso di un evento dedicato: di sicuro, si vocifera di prezzi alquanto alti. I più ottimisti propendono per 874 dollari, mentre i più pessimisti – parametrandosi con l’attuale Note 8 – optano per 999 dollari

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