Come da calendario, in quel di San Francisco si è tenuto l’atteso evento Unpacked 2020 nel corso del quale Samsung ha svelato, assieme anche ai nuovi auricolari tws, un’intera line-up di nuovi top gamma, rappresentati da ben 5 modelli battezzati S20 in onore del nuovo decennio (ma anche per staccare maggiormente dalla precedente generazione).
Nello specifico, sul palco si sono susseguiti i Galaxy S20 (Grey, Pink, Blue, col White solo tramite e-store Samsung), Galaxy S20 5G (con modem Snapdragon X55 o Exynos 5123 per il 5G), Galaxy S20+ (Black, Blue, Grey, stesso discorso per il bianco), Galaxy S20+ 5G, e Galaxy S20 Ultra 5G (Cosmic Black, Cosmic Grey).
Ad accomunare i nuovi arrivati vi è indubbiamente l’estetica, frontalmente basata sui display Infinity-O con foro centrale, come nel Galaxy Note 10: a destra sono presenti il bilanciere del volume e, poco sotto, il tasto d’accensione, la cui pressione prolungata dà accesso a Bixby (non più omaggiato d’un apposito tasto a sinistra, lato del tutto “liscio”), mentre sul retro risalta un bumper rettangolare, leggermente sporgente, per la multicamera.
Altri elementi in comune, in ambito più concretamente hardware, sono rappresentati dallo scanner ultrasonico in-display, dalla certificazione d’impermeabilità IP68, e dall’acustica Dolby Atmos.
Lato software, tutti i nuovi Galaxy S20 sono animati da Android 10 sotto interfaccia OneUI 2.0, con supporto alla modalità desktop DeX, alla feature “Quick Share” (per lo scambio dei file mediante cloud proprietario, con i soli device Samsung presenti in rubrica o con tutti quelli individuati nei paraggi), alla feature “Music Share” (mirrorare, via BT, la musica verso uno smart speaker o l’autoradio), all‘interazione Spotify-Bixby (ascolto della musica scelta secondo le abitudini e routine dell’utente).
Galaxy S20 (151.7 x 69.1 x 7. 9mm, per 163 grammi) ed S20+ (161.9 x 73.7 x 7.8 mm, per 186 grammi) scendono in campo, sotto un vetro Gorilla Glass 6, con display Dynamic AMOLED rispettivamente da 6.2 (563 PPI) e 6.7 (525 PPI) pollici dimensionati panoramicamente in 20:9, con risoluzione massima QHD+ (1.440 x 3.200 pixel), refresh rate di base a 60 Hz (ma con punte massime di 120 Hz raggiungibile solo in FullHD+), e supporto all’HDR10+.
Frontalmente, l’oblò centrale ospita una selfiecamera da 10 megapixel (80° di angolo visuale, autofocus via dual pixel, f/2.2), con Face Unlock, video chiamate in FullHD con Google Duo, funzione “Smart Selfie Angle” (per passare automaticamente alla modalità grandangolare nel rilevare la presenza di più d’un soggetto nell’inquadratura), e supporto ai video in 4K@60fs (in formato 16:9, in UHD a 3840 x 2160, FullHD a 2400 x 1080p, o 1:1 a 1440 x 1440p).
La fotocamera posteriore, inserita in un bumper rettangolare in alto a sinistra, pur differendo per la presenza anche di un sensore “DepthVision ” (VGA, 72°, f/1.0) per le informazioni di profondità sull’S20+, è sostanzialmente uguale tra S20 ed S20+: sotto il sensore ultragrandangolare (120°) da 12 megapixel (f/2.2) affiancato a destra da un Flash LED, è presente il sensore principale da 12 megapixel (79°, f/1.8) e, in fondo il teleobiettivo (privo di pixel binning, con Space Zoom: 3x ottico, 30x ibrido via crop) da 64 megapixel (76°, f/2.0).
Abilitata ai video (stabilizzati otticamente ed elettronicamente con il Super Steady 2.0) in 4K@60fps con HDR, ma anche a quelli in 8K@30fps senza HDR, tale array implementa la modalità “Zoom con microfono” (per concentrarsi acusticamente sul soggetto zoommato), la “Single Take Photo” (presente anche davanti, simile al Photoboot dei Pixel, impiega nel contempo tutte le fotocamere per ottenere lo scatto perfetto), la “QuickTake” (foto scattate da ogni obiettivo, con l’utente che poi può tornare a scegliere quale tenere), la notturna “Bright Night“, la modalità “Pro” sui video (per settare manualmente alcuni parametri, tipo ISO, tonalità, esposizione, prima di far partire la registrazione), la modalità “Live Focus” (come nei Note 8), nuovi effetti Bokeh (Side light, Mono, Artify, e Vintage), l’hyperlapse notturno. Lato audio, spiccano due speaker stereofonici ottimizzati Dolby Atmos.
L’elemento nevralgico dei Galaxy S20 ed S20+ si sostanzia nel processore, Snapdragon 865 (negli USA, octacore da 2.84 GHz con GPU Adreno 650) o Exynos 990 (Global, octacore da 2.7 GHz con GPU Mali G77 MP11), ambedue a 7 nanometri, con 8 GB (versione 4G) o 12 GB di RAM (variante 5G) LPDDR5 e uno storage espandibile (+ 1 TB) da 128 GB (e 512 GB nella variante 5G dell’S20+).
La batteria, caricabile rapidamente a 25W (in virtù dell’annesso caricatore a muro), ammonta a 4.000 mAh nel primo modello, ed a 4.300 nel secondo: in ambedue i casi supporta la ricarica wireless a 15W (Fast Wireless Charging 2.0) e il reverse wireless charge a 9W, mentre le connettività includono Wi-Fi ax dual band, Bluetooth 5.0 (A2DP), NFC, GPS (BeiDou, Galileo, Glonass), microUSB 3.1 Type-C, Single o Dual SIM ibrido, 4G, 5G NSA Sub-6 (nei modelli compatibili), vociderato supporto all’eSIM, ma niente jack audio (in confezione vi saranno auricolari AKG USB Type-C).
Il Galaxy S20+ Ultra 5G (166.9 x 76 x 8.8 mm, per 220 grammi) presenta un display da 6.9 (511 PPI) pollici, sempre AMOLED, con risoluzione QHD+ (1440 x 3040 pixel, 524 PPI) e 120Hz di refresh rate massimo.
La selfiecamera qui arriva a 40 megapixel (80°, messa a fuoco con rilevamento fasico, f/2.2) con registrazione in 4K@60fps, mentre sul retro la multicamera fa segnare un notevole balzo in avanti: il sensore ultragrandangolare (120°) da 12 megapixel (f/2.2) è affiancato a destra dal Flash LED e, in basso, dal sensore principale, da 108 megapixel (con nonacell 9-in-1 per pixel che passano da 0.8 a 2.4 micron, restituendo foto da 12 megapixel, 79°, f/1.8), a sua volta accompagnato a destra da un sensore ToF (VGA, 72°, f/1.0) per la profondità e, poco sotto, da quello periscopico (10x zoom ottico, Space Zoom con 100x ibrido) da 48 megapixel (24°, f/3.5), posto a fianco della dicitura “Space Zoom 100X”. Anche in questo modello, i video registrati possono arrivare all’8K@30fps.
Da segnalare che, in questo caso, la sezione computazionale presenta delle differenze quanto a memorie, posto che RAM e storage si combinano nelle configurazioni da 12+128 e 16+512 GB. Anche il fattore energetico punta alla vetta degli S20, con 5.000 mAh prontamente ripristinabili grazie alla ricarica rapida (100% in 74 minuti) a 45W (mediante caricatore incluso).
Non mancano, infine, le custodie ufficiali LED Cover (con disegni, stelline e notifiche disegnate via LED sul dorso), Clear View Cover (con display verticale a destra per notifiche, e data/ora/batteria), Clear Cover, Silicone Cover, Protective Standing Cover (irrobustita, con stand posteriore), Leather Cover, LED View Cover (con alcune info in trasparenza – es. ora e notifica – in una finestra orizzontale sul case) e, solo per l’Ultra, una cover curata dalla danese Kvadrat, specializzata in tessuti premium.
In tema di prezzi, infine, il Samsung Galaxy S20 4G (8+128 GB) partirà da 929 euro, mentre 1.029 ne richiederà la variante 5G (12+128 GB). Nel caso del Samsung Galaxy S20+, sempre 1.029 euro saranno richiesti per la variante 4G (8+128 GB), con quelle in 5G che ne richiederanno 1.129 (12+128 GB) e 1.279 euro (12+512 GB). Infine, il Samsung Galaxy S20 Ultra 5G sarà listato principiando a 1.379 euro per il modello base (12+128 GB), e a 1.579 euro per la variante estrema (16+512 GB): la disponibilità effettiva della nuova S20 Series di Samsung è calendarizzata per il 13 Marzo ma, nel frattempo, in fase di pre-ordine, è possibile assicurarsi un paio di auricolari Galaxy Buds+ gratuiti.