A sorpresa, il brand nipponico Sharp (di proprietà della taiwanese Foxconn) ha annunciato, salvo fornire i dettagli sui prezzi, un quartetto di nuovi smartphone, tra cui gli Aquos Zero 5G Basic e Sense 5G, provvisti delle nuove connettività mobili, ed i Sense 4/4 Plus, ancora in 4G e con Android 10, ma decisamente votati agli amanti della fotografia.
Aquos Zero 5G Basic (161x75x9mm, per 182 grammi), erede dell’Aquos Zero 2 dello scorso anno, ne mutua i 240 Hz di refresh rate (raggiunti via software) per il display, un pannello OLED da 6.4 pollici risoluto a 1080 x 2340 pixel, inclusivo di sensore per le impronte digitali, con la selfiecamera, da 16.3 (f/2.0) megapixel, inserita in un notch a goccia d’acqua. Il retro pone sopra il flash LED il semaforo per la tripla cam, da 48 (principale, pixel binning, f/1.8, autofocus ibrido), 13.1 (ultragrandangolo a 125°, f/2.4), 8 (teleobiettivo con messa a fuoco fasica, f/2.4) megapixel.
Presente una batteria da 4.050 mAh, caricabile via Type-C, lo chassis impermeabile (IP65/IP68) dell’Aquos Zero 5G Basic propone il processore Qualcomm Snapdragon 765G supportato da 6 od 8 GB di RAM, con lo storage, da 64 o 128 GB, che offre ospitalità al nuovo Android 11. Grazie alla presenza del Bluetooth 5.1, e del modulo NFC, le connettività, comprensive di Wi-Fi ac, 4 e 5G, GPS, appaiono più che adeguate e al passo con i tempi.
Il più compatto (148 x 71 x 8,9mm,) Aquos Sense 5G si avvale di un pannello da 5.8 pollici, un IGZO risoluto a 1080 x 2280 pixel, col confermato notch waterdrop per la selfiecamera, da 8 (f/2.2) megapixel. Voltato, sul retro la triplice fotocamera è costituita da sensori meno performanti, da 12 (f/2.0), 12 (grandangolare da 121°, f/2.4), 8 (teleobiettivo, f/2.4) megapixel. Confermate le connettività, lo chassis certificato IP65/68 ingloba una più corposa batteria, da 4.570 mAh, che non sembra impattare più di tanto sul peso (176 grammi): il setting logico, invece, propone il recente (Giugno) processore (8 core, con 2.0 GHz di clock frequency) Snapdragon 690, supportato da 4 GB di RAM e da 64 GB di storage.
Sharp Sense 4 (148 x 71x 8.9 mm, per 176 grammi) condivide molte delle specifiche del Sense 5G, tra cui le dimensioni, le certificazioni d’impermeabilità, il display, la selfiecamera, i tagli di RAM e storage, l’ammontare della batteria, lo scanner d’impronte laterale e, ovviamente, Android 11: quel che fa la differenza, in questo caso, è il diverso octacore (2.3 GHz) Qualcomm Snapdragon 720G, e il ben più prestante comparto fotografico posteriore, fondato su una quadcamera: nello specifico, tale modello vanta, in un bumper squadrato sullo spallino di sinistra, un sensore da 48 (principale, f/1.8), uno da 5 (ultragrandangolo a 115°, f/2.2), uno da 2 (macro, f/2.4), ed uno ancora da 2 (ma di profondità, f/2.4) megapixel. Curiosamente, inoltre, il sistema operativo è Android 10.
Il gioco delle differenze prosegue con l’ultimo smartphone, lo Sharp Sense 4 Plus. Quest’ultimo (166 x 78 x 8.8mm, per 198 grammi), animato lato hardware dal processore Qualcomm Snapdragon 720G con 8 GB di RAM e 128 GB di storage, esalta il proprio chassis impermeabile (IP65/68) con 6 fotocamere: le 4 messe sul retro (qui incluse in un bumper squadrato centrale situato sopra un circolare scanner per le impronte digitali) sono mutuate dal Sense 4 liscio, ma il frontale, ov’è presente un display LCD IGZO da 6.7 pollici risoluto a 1080 x 2400 pixel, riserva in alto a destra una “pillolina” inclusiva di una doppia selfiecamera, da 8 (principale, f/2.0) + 2 (profondità, f/2.5) megapixel.
Torna un setting logico di fascia medio-alta, col processore Qualcomm Snapdragon 720G che porta in dote il 5G, beneficiando di ben 8 GB di RAM e di 128 GB di storage: le connettività, con il Wi-Fi ac, il Bluetooth 5.1, il GPS, e la Type-C per caricare la batteria da 4.120 mAh, includono anche il jack da 3.5 mm per le cuffie. Nel modello in questione compaiono due speaker stereo: purtroppo la scheda tecnica, diversamente molto promettente, viene parzialmente sminuita dalla conferma di Android 10.