È passato ormai qualche mese da quando è stato presentato l’iPlay 40 Pro che è nuovamente tempo di tablet in casa del brand cinese Alldocube che, nello specifico, ha anticipato per le prossime settimane l’arrivo sul mercato di un nuovo tablet economico etichettato come Alldocube iNote.
Predisposto per diventare un convertibile 2-in-1 quando utilizzato con la tastiera e la stilo (con 4,096 livelli di pressione riconosciuti), il nuovo Alldocube iNote misura 246 x 172 x 7.95 mm e quindi conserva una certa maneggevolezza: ciò appare tanto più vero se si tiene conto che il dispositivo integra una massiccia batteria da 7.500 mAh, caricabile rapidamente a 18W grazie al Power Delivery (PD 2.0). A dominare la facciata anteriore dell’iNote di Alldocube è un display da 10.5 pollici, risoluto in FullHD, quindi da 1920 x 1280 pixel.
Sul piano multimediale, il tablet iNote di Alldocube vanta una selfiecamera da 5 megapixel e, sul retro, una postcamera da 8 megapixel, con anche un Flash LED a disposizione: la sezione di accompagnamento audio, invece, assicura una piena immersività in ottica surround, grazie alla presenza di ben 4 speaker, con relative cavità audio in appoggio.
Un processore realizzato da Mediatek, l’Helio P90 (MT6779) mette a disposizione dell’iNote sei core risparmiosi A55 da 2.0 GHz di clock, e due core A75 da 2.2 GHz per le mansioni più impegnative. La scheda grafica integrata è una IMG PowerVR GM 9446. Passando alle memorie, il costruttore ha previsto 8 GB di RAM di tipo LPDDR4x (da 1866 MHz) e uno storage pari a 128 GB, più veloce del consueto eMMC usato sui device economici visto che, come sul rivale Teclast M40 Air, è di tipo UFS. Qualora si necessitasse, poi, di ulteriore spazio d’archiviazione, l’utente potrà far ricorso a schedine microSD sino a 2 TB extra.
In quota connettività, l’Alldocube iNote annovera il Wi-Fi dual band (direct, hotspot, display), il Bluetooth 5.0, addirittura due USB Type-C e, per i mercati asiatici, il 4G LTE via Dual SIM. Il sistema operativo, infine, è Android 11, seppur rivestito dalla personalizzazione dell’interfaccia proprietaria Cube OS.