VR e AR: ecco i progetti relativi ai mondi simulati di Facebook visti a Oculus Connect 6

Nei giorni scorsi, Facebook ha tenuto in California l'annuale evento "Oculus Connect" che, giunto alla sesta edizione, ha visto protagoniste tre principali iniziative dedicate ai mondi simulati della realtà virtuale ed aumentata: ecco di cosa si tratta.

VR e AR: ecco i progetti relativi ai mondi simulati di Facebook visti a Oculus Connect 6

Nei giorni scorsi, dal 25 al 26 Settembre, al San Jose McEnery Convention Center, in California, Facebook ha organizzato un evento dedicato alle iniziative dei Facebook Reality Labs che, nati al posto del Building 8, e diretti da Andrew Bosworth, si occupano di progetti inerenti la realtà virtuale e aumentata del social network.

Nel corso del meeting Oculus Connect 6 organizzato da Facebook, il colosso dei social network ha anticipato alcune iniziative interessanti basate sui mondi simulati.

Facebook Horizon

Il primo risponde al nome di “Facebook Horizon” (in arrivo a inizio 2020 con una beta chiusa a cui è già possibile iscriversi) e andrà a sostituire i predecessori Facebook Spaces (varato nel 2017 quale ambiente simulato per guardare film assieme chattando in ambienti VR simili a salotti simulati) e Oculus Rooms (nato nel 2018 per fornire chat room VR arredate a piacere in cui poter svolgere varie attività cooperative): in sostanza, di tratta di una sorta di ambiente in stile Second Life in cui, personalizzato il proprio avatar, si potranno creare degli ambienti pur senza avere nozioni di programmazione (tipo Minecraft) ed esplorare quelli altrui tramite appositi portali (Telepods), giocare in multiplayer con altri utenti (magari al titolo “ Wing Strikers” in sviluppo), od ottenere assistenza e tutela dagli immancabili troll via guide umane (Horizon Locals).

Hand Tracking

Non meno importante si è rivelata essere la seconda novità illustrata nella kermesse Oculus Connect 6 di Facebook, sostanziata nell’Hand Tracking che, dall’inizio del 2020, andrà a sostituire gli Oculus Touch Controller nel tradurre i movimenti delle mani degli utenti in azioni all’interno degli ambienti simulati. A tal proposito, è stato spiegato che il tutto avverrà senza la necessità d’alcun hardware aggiuntivo, semplicemente sfruttando le videocamere anteriori già in dotazione agli attuali visori.

Non è escluso che tale soluzione non s’integri al know how di CTRL-Labs, una giovane azienda newyorkese in via d’acquisizione per (secondo CNBC) 1 miliardo di dollari, nota per aver creato un braccialetto che, applicato al polso, captati gli impulsi neuronali di movimento lì passaggio, permetteva di controllare col solo pensiero un avatar virtuale.

Facebook LiveMaps

Sempre durante l’evento Oculus Connect 6, infine, dopo aver magnificato le entrate apportate alla divisione VR/AR dal visore Oculus Quest, il team di Mark Zuckerberg ha confermato d’essere al lavoro su diversi prototipi di occhiali smart (forse anche sull’esemplare Ray-Ban in sviluppo con Luxottica), che però non sono stati né mostrati durante l’evento, né beneficiati di anticipazioni tecniche. Quello che è emerso è che dovrebbero servire per esplorare le nuove Facebook LiveMaps, mappe in realtà aumentata che non verranno create in tempo reale, rendendo necessario un hardware costoso e pesante nel corpo del visore, ma che saranno attinte via cloud (e magari 5G) da un ambiente nel quale le foto degli utenti, spesso scattate e corredate di metadati, saranno “cucite insieme”.

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