TCL anticipa smartglass, smartphone, router 5G e smartwatch per il MWC 2021

Il colosso della tecnologia cinese, seguendo le orme della connazionale Lenovo, si è portato avanti, anticipando diversi dei dispositivi che porterà in esibizione all'imminente fiera del MWC 2021 di Barcellona: ecco le proposte più interessanti.

TCL anticipa smartglass, smartphone, router 5G e smartwatch per il MWC 2021

Focalizzato nella tecnologia televisiva, il brand cinese TCL è però sempre più attivo a 360°, come confermato dai dispositivi annunciati in vista della sua presenza al MWC 2021, comprensivi di smartwatch, smartglass, router 5G da esterni e, ovviamente, smartphone (a marchio Alcatel).

Adatto alle comunità rurali, alle zone montane, ed ovunque non via possibilità che un operatore porti la fibra, il TCL LINKHUB 5G CPE (Customers Premises Equipment), una via di mezzo tra un modem wireless e un’antenna, è uno scatolotto impermeabile IP67 abilitato a funzionare all’esterno sotto ampi excursus termici, da -40 a + 55°, provvisto di antenne integrate direzionali con tecnologia MIMO 4×4, nel quale va inserita una SIM 5G sub-6: a quel punto, dal dispositivo, in grado di raggiungere velocità di 4,67 Gbps in download, va collegato un cavo LAN all’interno della casa, verso una rete locale o un router wireless.

Compatibili con oltre un centinaio tra smartphone, portatili e device 2-in-1 dei principali marchi, gli occhiai smart TCL NXTWEAR G scendono in campo con due display Sony FHD Micro OLED: una volta indossati offrono un campo visivo di 47° che, grazie al design del prodotto, non isola totalmente l’utente, che rimane consapevole dell’ambiente circostante. In compenso, viene assicurata la sensazione di trovarsi a 4 metri di distanza da uno schermo FullHD da 140 pollici, con rapporto panoramico a 16:9. Grazie alla facoltà di collegarsi a porte USB Type-C con uscita video, acquisisce i contenuti e nel contempo l’alimentazione energetica. 

Destinato ad arrivare anche in Europa verso Agosto è il nuovo smartwatch per bambini MOVETIME Family Watch 2: ha un display da 1.54 pollici sul quale l’interfaccia Kids UI (a base Android 4.4) offre diverse opportunità di personalizzazione quanto a sfondi. Mosso da un processore dual core, grazie agli 850 mAh (+ 40% rispetto al predecessore) di batteria caricabile via microUSB offre un’autonomia migliorata rispetto alla prima generazione, superata anche nella precisione del GPS integrato, che permette di sapere in tempo reale la posizione dei pargoli, ricevendo anche un allarme qualora si allontanassero da un certo perimetro virtuale (geofecing). Il wearable di TCL è provvisto anche di una fotocamera da 2 megapixel, e di una nanoSIM che, oltre a permettere ai genitori di inviare ai bambini messaggi e chiamate, permette anche ai piccoli, qualora in pericolo, di inviare SOS (con posizione) ai contatti d’emergenza presettati 

Verso lo stesso merse arriveranno in Europa anche alcuni smartphone ultralow cost, non di meno animati da Android 11 in Go edition. L’Alcatel 1 (2021), nelle colorazioni Volcano Black e AI Aqua al prezzo di 59 euro, rispetto al modello del 2018, ha un display da 5 pollici risoluto a 960 × 480 pixel che, nella spessa cornice alta, pone la selfiecamera da 2 megapixel, a fuoco fisso come la periferica monocamera posteriore, però da 5 megapixel (video a 720p@30fps). Sotto il cofano è presente un processore del 2017, il quadcore (1.28 GHz) MediaTek MT6739, abbinato a 1 GB di RAM e 16 GB di storage, espandibile via microSD di altri 32 GB. Sul piano energetico, caricabile via microUSB, la batteria non va oltre i 2.000 mAh.

Vanno un po’ meglio le cose con l’Alcatel 1L Pro che, previsto a 113 euro circa per Settembre in alcuni mercati EMEA e dell’America Latina (2.699 pesi messicani), mostra un display HD (1560 × 720 pixel) da 6.1 pollici: il notch a goccia (V) ospita una selfiecamera da 5 megapixel, a fuoco fisso: sul retro, a parte uno scanner centrale per le impronte digitali, un semaforo a sinistra propone una dual camera, da 13 (principale, fuoco fisso) + 2 (profondità) megapixel. Di lato, campeggia un pulsante dedicato a chiamare in causa Google Assistant. Questa volta, il motore è formato da un processore octacore, l’Unisoc SC9863A, messo in coppia con 2 GB di RAM: lo storage espandibile sale a 32 GB, ma permangono brutte notizie per la batteria che, pur dimensionata a 3.000 mAh, potrebbe essere messa comunque a dura prova dalla connettività 4G. 

Dulcis in fundo, TCL ha anche accennato alle meraviglie della sua tecnologia Multi-Screen Collaboration, atta a garantire un “flusso continuo di informazioni mentre l’utente si muove fluidamente tra i diversi device“, mostrando come sia possibile ricevere sul tablet le notifiche dello smartphone lasciato in tasca, accedere dal computer con Windows 10 alla clipboard condivisa, ai file ed alle app del proprio smartphone compatibile TCL 20 Pro 5G (appositamente abilitato via update OTA), o guardare sulla propria TV TCL con annessi altoparlanti quanto registrato in alta definizione dallo stesso (o da altri smartphone compatibili). 

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