Non solo Microsoft. Uno dei middle week più vivaci dell’attuale storia hi-tech, dopo la presentazione dei nuovi convertibili Surface e delle cuffie wireless di Redmond, ha visto protagonista anche il marchio californiano Sonos che, da leader dell’acustica multi-room, non si è lasciato scappare l’occasione di presentare il nuovo smart speaker Sonos Arc, oltre agli aggiornamenti di due rodati prodotti già a listino.
Sonos Arc (lunga 114 cm, per 6.25 kg), posizionabile su un mobile o ancorata alla parete previo ricorso a un accessorio, si presenta come un parallelepipedo in bianco o nero con finiture opache, con – davanti – una griglia curvata a 270° atta a proteggere, presidiati da amplificatori di Classe D, 11 driver alto performanti, di cui due puntati verso l’alto (per il rimbalzo dal soffitto), altrettanti voltati di 90° ai lati (per le onde di ritorno dalle pareti), e uno speaker frontale dedicato al parlato, ottimizzati da esperti del mixaggio.
Il suono, con supporto al Dolby Atmos ed al Dolby Digital 5.1, può essere ulteriormente esaltato grazie al software proprietario, capace di ottimizzare l’output in base al contenuto riprodotto, alla stanza ed alla posizione dell’utente (Trueplay, usando l’iPhone come “sonar” per la calibrazione), magari per esaltare i dialoghi o, nelle ore notturne (Night Sound), mitigare gli effetti di film d’azione particolarmente vivaci.
Collegato alla TV mediante la porta HDMI con ARC (canale audio di ritorno) e, nelle TV compatibili, con eARC, senza trascurare le TV tradizionali grazie all’adattatore HDMI-ottico, lo smart speaker Sonos Arc può essere controllato col telecomando (anche di quelli a infrarossi) della stessa, ricorrendo ai comandi vocali per Alexa (via Fire TV, anche per accedere ai contenuti multimediali di Prime Video) o Assistant (via Chromecast Ultra), o tramite la sua superficie touch (in virtù della quale si può regolare il volume, mettere in pausa o riavviare la musica, saltare qualche canzone, disattivare i 4 microfoni, etc).
Grazie al supporto erogato verso AirPlay 2, la soundbar Sonos Arc può riprodurre la musica degli iPhone (dai servizi di music streaming compatibili) ed agire nel contesto di un sistema multi-room Apple o Sonos. A tal proposito, il collegamento della Sonos Arc all’interno di un sistema audio può avvenire mediante cavo, grazie alla porta Ethernet 10/100 Mbps per la connessione diretta al router, o via Wi-Fi, adoperabile ad esempio per abbinare un subwoofer wireless (per i bassi) o due Sonos One per una maggior immersività. Pronta a raccogliere l’eredità delle precedenti Playbar (rispetto a cui richiede il 26% in meno di energia) e Playbase, Sonos Arc sarà acquistabile dal 10 Giugno, prezzata a 899 euro.
Assieme al Sonoc Arc, l’evento del brand californiano ha visto protagonista anche un aggiornamento dei prodotti Sonos Sub (ora di 3a ge) e Sonos Five (2a gen). Il primo (799 euro, sempre dal 10 Giugno), esteticamente uguale al predecessore, con una livrea nera o bianca, migliora l’hardware elaborativo, include più memoria, e aggiorna la componentistica per il wireless. Associato a un Arc, si occupa dei bassi, privandoli delle interferenze da vibrazioni grazie ai driver disposti in assetto da annullamento di forza.
Nel secondo caso (dal 10 Giugno, a 579 euro), confermati i colori bianco e nero per lo chassis posizionabile in orizzontale o verticale (magari accanto a un’unità gemella per l’effetto stereo), operano 6 driver customizzati per garantire un suono vivido, anche grazie ad un’elaborazione migliorata nel processore e nella memoria (componenti perfezionate assieme alla connettività).