Nel corso dell’appena conclusosi evento Microsoft dedicato ai mondo dei dispositivi Surface, il colosso che ha dato i natali a Windows ha svelato gli attesissimi laptop 2-in-1 Surface Go 2, erede del low cost datato Luglio 2018, e Surface Book 3, degno prosecutore premium di quanto avvistato nell’autunno di tre anni fa.
Surface Go 2 (245 x 175 x 8.3 mm, color argento), sempre compatibile con le Type Cover (di cui usciranno le nuance Platinum, Ice Blue, Poppy Red, e Black) e con la Surface Pen, preserva le stesse linee stilistiche del predecessore (cavalletto compreso), rispetto al quale la migliore ottimizzazione delle cornici gli permette di guadagnare uno 0.5 di polliciaggio per il display PixelSense da 1920 x 1080 pixel che, ora, arriva quindi a 10.5”.
La webcam anteriore HD, confermata a 5 megapixel e con supporto a Windows Hello via IR, assicura videochiamate 1080p di miglior qualità il cui sonoro è perfezionato grazie all’affiancamento di due speaker stereofonici da 2 W Dolby Audio Premium ed alla tecnologia Studio Mics che, in ragione di due microfoni, garantisce una miglior acquisizione del suono e una concomitante riduzione dei disturbi ambientali: sul retro, la fotocamera da 8 megapixel (video 1080p, autofocus) ora può contare su un’app Camera particolarmente focalizzata sulla “scansione” di documenti o note manuali.
Al momento in versione con Bluetooth 5.0 e Wi-Fi 6, con quella cellular / LTE comunque schedulata per il futuro (attraverso il modem Qualcomm X16), il Surface Go 2, messo in sicurezza dall’adozione di Windows 10 Home in modalità S (sbloccabile), migliora nell’autonomia (10 ore di uso normale) tramite l’introduzione di più efficienti processori a doppio core e 4 thread con GPU integrata Intel UHD Graphics 615: la variante base, di futura implementazione, monterà il Pentium Gold 4425Y (6W di TDP) abbinato a 4 GB di RAM e 64 GB di archiviazione eMMC, mentre quella più prestazionale (3.40 GHz in Turbo Boost), disponibile sin dal 12 Maggio a 399 dollari, punterà sull’ottava generazione dell’Intel Core m3-8100Y (5W di TDP) affiancato da 8 GB di RAM e 128 GB di storage. Non mancano infine, lato porte, una Surface Connect, il jack da 3.5 mm, una Type-C, ed il lettore di schede microSD.
Il Surface Book 3 (nuance argento) conserva la peculiarità di 2-in-1 reso differente dai competitor per la particolare cerniera magnetica che, ad aggancio avvenuto, lo assimila del tutto a un normale portatile: sempre nel modello (312 x 232 x 15/23 mm, per 1.6 kg) da 13.5 (3000 × 2000 pixel, 267 PPI, contrasto a 1600: 1, rapporto a 3:2) e in quello (343 x 251 x 15/23 mm, per 1.9 kg) da 15″ (3240 × 2160 pixel, 260 PPI, identico contrasto e rapporto col più piccolo), ora guadagna il 50% di prestazioni sul passato, in virtù dei processori Intel Core di 10a generazione (quindi Ice Lake con litografia a 10 nanometri) abbinabili anche a GPU Nvidia dedicate ai gamers (GeForce GTX 1650 o 1660 TI Max-Q) o ai professionisti (Quadro RTX 3000), sebbene la variante i5 parta dalla scheda grafica integrata Iris Plus Graphics di Intel.
Nello specifico, con l’avallo di max 32 GB di RAM (LPDDR4X) e di 2 TB di SSD per l’archiviazione, si potrà scegliere tra un dual core i5-1035G7 e un quadcore i7-1065G7 (esclusivo del 15 pollici). Anche l’autonomia, stimata in ben 15.5 ore per il 13.5 e 17.5 ore per il 15”, costituisce un sicuro valore aggiunto per il professionista in mobilità, che in ambedue le varianti del Surface Book 3 potrà contare sul Bluetooth 5.0 e sul Wi-Fi 6 (sebbene il modello da 15 abbia in dote anche l’Xbox Wireless) e su un’ampia dotazione di porte (lettore di SD, jack da 3.5, una USB 3.1 Type-C con Power Delivery, due USB 3.1 Type-A mm, due Surface Connect). Sarà possibile provvedersi del Surface Book 3 dal 21 Maggio, partendo da 1.599 dollari.