Sharp alla conquista dell’Italia con tanti prodotti, tra audio e smart tv (anche) Quantum Dot

Nel corso di un recente evento con cui Sharp ha toccato anche l'Italia, l'occasione è stata colta per illustrare gran parte dell'offerto audio-visiva che il colosso nippo-cinese ha in serbo per il Bel Paese tra oggi, fine anno, e inizio 2022.

Sharp alla conquista dell’Italia con tanti prodotti, tra audio e smart tv (anche) Quantum Dot

Nel corso della tappa italiana dell’evento Xperience RoadShow 2021, la nipponica Sharp (di proprietà della cinese Foxconn) ha snocciolato la sua offerta hardware per il Bel Paese quanto a prodotti multimediali, alcuni dei quali già disponibili con altri, invece, schedulati tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.

Si parte dalle smart TV della gamma EQ disponibili dal primo trimestre 2022 nei tagli da 50 (799 euro), 55 (899 euro), 65 (1.199 euro) e 75 pollici (1.599 euro): esteticamente hanno uno chassis in alluminio (usato anche per la base molto minimale), di color grigio o nero, che contiene al meglio le cornici su 3 lati, ad eccezione del mento, usato per l’impianto audio Harman Kardon da 30W, suddiviso in 2×15, affidato, con cupola in seta, a un tweeter frontale e, puntato verso il basso, a un subwoofer, accreditato del supporto a numerosi standard sonori, tra cui DTS Virtual:X, Dolby Digital, Dolby AC-4,  DTS:X, Dolby Digital Plus. 

L’area visiva, accreditata del supporto ai metadati HDR (HDR10, Dolby Vision, HLG), è formata da pannelli LCD UHD con LED allineati verticalmente, tecnologia Quantum Dot e retroilluminazione Full Array, con conseguente luminosità di picco a 400 nits e color gamut DCI-P3 coperto al 95%. In favore della fluidità interviene la tecnologia di frapposizione dei frame simulati, MEMC (qui chiamata AQUOS Motion), mentre un ulteriore boost a colore e luminosità viene offerto da una tecnologia adattiva-interattiva-dinamica (Optical Picture Control) sostanzialmente basata su un sensore di luminosità ambientale. 

A gestire le smart TV Sharp EQ interviene, lato hardware, il processore AQUOS UltraClear mentre, sul piano software, vi è l’interfaccia Smart TV applicata ad Android TV 11, con conseguente supporto al Play Store, a Chromecast, ai comandi vocali (sul secondo telecomando, differenziato dal primo, quasi identico, col fatto che quest’ultimo, pur avendo i rimandi ad alcuni streaming, tra cui Netflix, ha il tastierino numerico per i canali TV). Attrezzate per il Bluetooth e il Wi-Fi, le nuove smartv TV di Sharp per l’Italia hanno davvero tante porte, tra cui un lettore di microSD, uno per le tessere da PayTV, un’uscita digitale ottica, una per le cuffie, un RCA (ingresso video composito che, via mini-jack, si occupa anche dell’audio), una RJ45 per l’Ethernet, un paio di USB 2.0 interfacciate col mediacenter dell’apparecchio sì da supportare hard disk formattati in FAT32 o NTFS, e un poker di HDMI (solo la 1a con eARC) che omaggiano i gamers, a cui sono messi a disposizione 50-60 Hz di refresh rate, con i segnali video anche UHD@60Hz, il VRR (Variable Refresh Rate) e l’ALLM (Auto Low Lantecy Mode). 

Un gradino sotto, si collocano le gamme DL e DN con, all’interno di quest’ultima, un inedito modello da 70 pollici, il 70DN5EA che condivide con le EQ quasi tutto sul piano dell’imaging, compreso il supporto agli standard HDR, la compensazione del moto, i pannelli LCD UHD da 50/60 HZ, ma rinuncia al Quantum Dot. Lato audio, sono rispettati gli stessi standard di compatibilità, ma vien meno l’emissione frontale. Vi sono sempre le 4 porte HDMI già viste nella gamma EQ, ma vanno ad aggiungersi svariati sintonizzatori (DVB-T2, HbbTV 2.0.2, DVB-S2). 

Messe da parte le smart TV, sul piano del sound, a scendere in campo (già da oggi, a 189 euro) è un impianto audio composito, l’HT-SBW202: quest’ultimo, a 2.1 canali, con 3 preset (musica, film, notizie) e un equalizzatore per cucirci addosso la firma sonora, è formato da una soundbar (920 x 64 x 86 mm) da 50 (2×25)W di potenza e 100 Hz / 20 kHz di risposta in frequenza che ben si colloca tra i piedini di smart tv da 40” in su, e da un’unità subwoofer wireless a parallelepipedo (200 x 293 x 230 mm) da 50W di potenza e 35 /130 Hz di risposta in frequenza. Provvisto di connettività senza fili Bluetooth 4.2 (con profili AVRCP e A2DP), come pure di un jack da 3.5 mm per l’ingresso analogico e di uno digitale ottico, l’impianto audio HT-SBW202 dispone di una HDMI con canale audio di ritorno e possibilità di sfruttare lo stesso telecomando della TV (CEC, via feature HDMI Easy Control), e di una USB cui connettere stoccaggi da cui attingere a file nei formati WAV e MP3.

Sul piano della riproduzione audio, non sono mancate, poi, le Radio DAB, con ben due linee, l’estroversa Tokyo e l’elegante Osaka, con la prima che presenta un modello domestico (59 euro), uno micro (129 euro), uno portable (49 euro), e uno all-in-one (149 euro), mentre la seconda, con un piccolo display su cui mostrare aggiornamenti sportivi o di notizie, previsioni meteo, e la copertina di canzoni o album, e tecnologia BestTune (inclusione di stazioni FM e DAB in unico elenco col sistema che viene scelto automaticamente in base alla qualità della trasmissione o del segnale che arriva nella propria zona), che annovera un modello stereo (109 euro), uno mono (89 euro), e uno pocket (69 euro)

Tra i sistemi stereo compatti, il modello Sharp XL-B615I (189 euro) sfrutta due diffusori e un corpo centrale per garantire 90W di potenza: in questo caso è presente il jack da 3.5 mm, e la possibilità di acquisire i contenuti dalla USB, dal Bluetooth, dal lettore CD, e dal Wi-Fi, funzionale sia a recepire i noti servizi Deezer, Amazon Music e Spotify, o le internet radio.

Gli speaker comprendono modelli per far festa, non per nulla con luci stroboscopiche ed effetti di riverbero sul microfono, come il PS-949 (inizio 2022, 249 euro) alimentabile con la rete elettrica o a batteria (per 13 ore), con facoltà di un agevole trasporto grazie alle ruote inferiori ed alla maniglia: sul vano superiore si colloca il telefono o il tablet da cui trarre musica (via Bluetooth), alimentandoli con la porta USB che può servire per trarre pure la musica in Mp3 via chiavetta. Accreditato di una potenza da 200W, tale party speaker annovera anche un jack da 3.5 mm e la possibilità di utilizzarne due in collaborazione, ciascuno dedicato a un canale, per un audio stereo. Più simili a diffusori saranno (dal 2022) i rugged CP-LS100 (299 euro) e CP-LS200 (499 euro), speaker con paraspigoli siliconici, regolabili nel guadagno, negli acuti e nei bassi mediante i controlli sul retro o via app: di base hanno una batteria intercambiabile di lunga durata, supportano il Bluetooth, possono funzionare in coppia (via cavo o wireless) per un suono stereo e, soprattutto, godono della tecnologia SAM (Speaker Active Matching) della parigina Devialet (nota per aver collaborato anche con Huawei in occasione del Sound X) che, in sostanza, regola in tempo reale il comportamento degli speaker di modo che rispecchino “l’esatta pressione acustica registrata dal microfono“. 

Variegati negli usi, ma anche eleganti (con altoparlanti in grigio argento su finiture in legno nero, o con altoparlanti in oro champagne su finiture in legno marrone), saranno (entro fine anno, per 119 euro) i diffusori attivi CP-SS30, modelli da libreria, a due vie per un totale di 30W, in grado di riprodurre la musica digitale (USB, ingresso digitale ottico, Bluetooth), e quella tradizionale via ingresso analogico RCA magari da un vintaggissimo giradischi o passando per l’ingresso analogico del jack da 3.5 mm. 

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