Samsung si appresta a un cambiamento significativo nel panorama tecnologico per il 2025, introducendo due nuovi dispositivi rugged, il Galaxy Xcover 8 Pro e il Galaxy Tab Active 6 Pro, e schermi ultrasottili, mentre affronta una grave vulnerabilità di sicurezza relativa ai suoi processori Exynos. Nel contempo, emergono interrogativi sul futuro del marchio Galaxy.
Samsung 2025: Galaxy Xcover 8 Pro, Tab Active 6 Pro e nuovi elettrodomestici smart con chip Qualcomm
Samsung si prepara a una svolta tecnologica significativa su due fronti per il 2025: il lancio del Galaxy Xcover 8 Pro e del tablet Galaxy Tab Active 6 Pro, due dispositivi rugged pensati per un utilizzo in ambienti estremi, e l’adozione dei chip Qualcomm, che potrebbero sostituire i tradizionali Exynos in una nuova generazione di elettrodomestici smart con intelligenza artificiale.
Il Galaxy Xcover 8 Pro e il Galaxy Tab Active 6 Pro rappresentano la nuova evoluzione della gamma rugged di Samsung, dedicata a chi lavora in contesti difficili, come cantieri, industrie e ambienti esposti a polvere, acqua e urti. La serie Xcover, nata nel 2011, è ormai nota per la sua robustezza e affidabilità e l’Xcover 8 Pro promette di portare avanti questa tradizione, seguendo i predecessori con il modello Xcover 7.
Secondo indiscrezioni, l’Xcover 8 Pro potrebbe identificarsi con il codice SM-G766B, confermando la continuità nella nomenclatura della gamma. Anche il Galaxy Tab Active 6 Pro, progettato per resistere in condizioni estreme, sarà dotato di certificazioni di resistenza come IP68 e MIL-STD-810, capaci di garantire la protezione da acqua e polvere. Un tratto distintivo della serie Tab Active è la presenza della S Pen, uno strumento che si conferma anche in questa edizione, potenziando la produttività in ambienti di lavoro che richiedono flessibilità. L’obiettivo principale è mantenere l’affidabilità della linea introducendo display più evoluti e batterie rimovibili, un vantaggio per chi lavora in situazioni in cui non è sempre possibile ricaricare i dispositivi.
Per il Galaxy Xcover 8 Pro non si conoscono ancora le specifiche dettagliate, ma è ragionevole aspettarsi un miglioramento sul fronte delle prestazioni e della connettività, con il probabile supporto al 5G. L’autonomia sarà ulteriormente potenziata per supportare sessioni di lavoro prolungate, e l’aspetto rugged sarà affiancato a componenti di ultima generazione, garantendo così un’esperienza d’uso senza compromessi.
Anche il Tab Active 6 Pro dovrebbe mantenere una batteria removibile, permettendo una maggiore flessibilità operativa, e si prevede un miglioramento nella resistenza ai graffi e una maggiore luminosità del display, ideali per l’utilizzo all’aperto.
Parallelamente, Samsung potrebbe mettere da parte i propri chip Exynos per utilizzare i chipset Qualcomm nei suoi elettrodomestici smart. Le nuove lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi, come la serie AI Family Hub, dovrebbero beneficiare dei processori Snapdragon per gestire l’intelligenza artificiale in maniera più efficiente. Questi chip sono dotati di NPUs avanzate, essenziali per processare in tempo reale le informazioni provenienti dai sensori e dalle telecamere integrate negli elettrodomestici. Con questa innovazione, Samsung punta a offrire prestazioni di elaborazione più rapide e reattive, rendendo i dispositivi smart più autonomi nelle funzioni di riconoscimento vocale e di rilevamento dell’ambiente.
La scelta di Qualcomm potrebbe anche derivare da un accordo commerciale vantaggioso per l’azienda sudcoreana, che recentemente ha aumentato la sua collaborazione con Qualcomm nel campo dei SoC per smartphone, a partire dal Galaxy S25. A differenza dei chip a basso costo prodotti in Asia, i processori Qualcomm offrono prestazioni superiori per i dispositivi AI, migliorando l’esperienza di utilizzo e garantendo una maggiore longevità tecnologica.
Il possibile addio al marchio Galaxy
Il nuovo approccio di Samsung prevede di mantenere semplicemente il nome “Samsung” per i dispositivi di fascia alta. Secondo rapporti recenti, i modelli premium potrebbero essere rinominati, come nel caso del futuro Samsung S25, invece del tradizionale Galaxy S25. Questa strategia sarebbe ispirata dal marchio di lusso Genesis di Hyundai, il quale ha trovato successo offrendo una gamma di veicoli esclusivi, percepiti come più raffinati rispetto ai modelli standard. In Corea del Sud, molti giovani consumatori considerano l’iPhone un simbolo di esclusività, il che spinge Samsung a riconsiderare la propria immagine nel mercato. Il cambiamento mira a differenziare i dispositivi flagship da quelli di fascia media, contribuendo a un rinnovamento dell’immagine di Samsung nel segmento premium. La mossa, relativa alla potenziale messa da parte del brand “Galaxy”, appare necessaria, specialmente in un momento in cui la concorrenza con Apple si fa sempre più serrata e le vendite di dispositivi Galaxy S e Galaxy Z sono in calo.
Samsung e Chemtronics: una nuova era per gli schermi OLED ultrasottili
Samsung e Chemtronics stanno collaborando per realizzare display OLED di nuova generazione con uno spessore di soli 0,2 mm, ridotto drasticamente rispetto agli attuali 0,5 mm. Questo progresso tecnologico, reso possibile da un investimento significativo in un nuovo stabilimento a Sejong, Corea del Sud, punta a rivoluzionare il mercato dei dispositivi elettronici. Tablet, telefoni cellulari e notebook saranno tra i primi prodotti a beneficiare di questi schermi ultrasottili, la cui produzione di massa potrebbe raggiungere i 10 milioni di unità entro il 2026, con clienti come Apple, HP e Dell già interessati.
Innovazione e modalità split-screen su Galaxy Tab
In concomitanza con questi cambiamenti, Samsung ha anche annunciato l’introduzione della modalità schermo diviso (split-screen) per l’app Gemini di Google, disponibile sui tablet Galaxy Tab e sugli smartphone pieghevoli. Questa funzione, precedentemente limitata alla serie Galaxy Z Fold, consente di utilizzare Gemini accanto ad altre applicazioni, facilitando il multitasking. L’ottimizzazione della modalità split-screen dimostra l’impegno di Google nel rendere Gemini sempre più versatile sui dispositivi Android, una novità che potrebbe migliorare l’esperienza utente, specialmente per coloro che utilizzano i dispositivi per scopi aziendali o di intrattenimento.
Vulnerabilità di sicurezza nei dispositivi Exynos
Tuttavia, nonostante queste innovazioni, Samsung si trova di fronte a una seria vulnerabilità di sicurezza nei dispositivi Galaxy dotati di chipset Exynos. Recenti avvisi hanno informato gli utenti riguardo a potenziali exploit che permetterebbero agli hacker di ottenere privilegi di sistema sui dispositivi, con il rischio di accesso a informazioni sensibili, inclusi dati bancari e conversazioni private. I modelli coinvolti includono Galaxy S20, Note 20, Galaxy A21, A51, A71, oltre agli smartwatch Galaxy Watch 5 e Watch 4. In risposta a queste vulnerabilità, Samsung ha esortato gli utenti a effettuare aggiornamenti immediati per mitigare i rischi. Questa situazione ha portato l’azienda a considerare l’abbandono dei processori Exynos per i futuri flagship, evidenziando un desiderio di migliorare la sicurezza e le performance dei dispositivi di punta.