Occhiali per la realtà aumentata, scendono in campo Olympus ed Apple

Da qualche tempo, dopo gli Hololens di Microsoft, sembra rinato l'interesse per gli occhiali smart che, abbandonato il flop dei Google Glass, sono tornati in auge grazie a due nuovi protagonisti: Olympus ed Apple.

Occhiali per la realtà aumentata, scendono in campo Olympus ed Apple

Tra i trend tecnologici del momento, uno dei più interessanti è quello delle tecnologie indossabili che, nella maggior parte dei casi, si sostanziano ancora in smartwatch, smartband, fitness tracker, ed occhiali intelligenti. Proprio in quest’ultimo ambito, il mondo hi-tech potrebbe presto avere due nuovi competitor, di cui uno assolutamente imprevisto.

Era il 2013 quando Google presentava al mondo i suoi Google Glass, generando un picco di attenzione che è rimasto altissimo per molto tempo, salvo scemare quando Mountain View non è riuscito a farne un prodotto per l’utenza customer, realizzandone solo una versione, da ben 1500 dollari, per gli sviluppatori. Attualmente, però, nel percorrere la strada degli occhiali smart, a realtà aumentata, si è cimentato anche il gigante nipponico dell’ottica e delle fotocamere, Olympus Corporation, che ha appena annunciato i suoi nuovi “EyeTrek INSIGHT EI-10”.

Occhiali smart per la realtà aumentata: Olympus ed i suoi EyeTrek INSIGHT EI-10

Gli EyeTrek INSIGHT EI-10 sono un paio di occhiali con superficie visiva OLED (quindi risparmiosa) pari a 600 × 400 pixel, ove proiettano i contenuti elaborati dal processore, un Texas Instruments OMAP 4470 (di poco superiore al 44300 dei Google Glass ma, soprattutto, datato 2011) abbinato a 1 GB di RAM, sulla base di quanto ripreso dalla fotocamera da 1992 × 1216 pixel. Il paio di occhiali smart della Olympus supporta i controlli tattili, grazie ad una stanghetta laterale sensibile, integra la connettività Bluetooth 4.1, ed è dotato anche di un mini jack e, soprattutto, di uno storage da 8 GB. L’autonomia operativa, invece, è assicurata da una batteria da 300 mAh, anche se – a livello software – si potrebbe scontare il ricorso all’ormai troppo vetusto Android Jelly Bean 4.2.2 (ormai, siamo ad Oreo 8.0).

L’ambito d’utilizzo previsto da Olympus per i suoi occhiali smart EyeTrek INSIGHT EI-10 è, indubbiamente, quello professionale, visti i filmati esemplificativi che ne dimostrano l’uso da parte di addetti alla manutenzione, o alla gestione dei magazzini: in ogni caso, il prezzo appare decisamente alto, con i suoi 1499.99 dollari di listino.

Anche Apple sarà della partita: ecco le conferme

La vera sorpresa nel segmento degli occhiali smart, però, potrebbe venire nientepopodimeno che da Apple che sarebbe al lavoro su un visore dedicato alla realtà aumentata. A confermare questa voce, diversi indizi: innanzitutto, il presidente della taiwanese Catcher Technology, attiva nei rivestimenti metallici per iPhone e MacBook, ha svelato d’essere al lavoro su un visore per la realtà aumentata che dovrebbe essere facile da indossare, di bel design, e con le tecnologie necessarie richieste dagli utenti. Certo, non si è sbottonato più di tanto sul committente di cotal visore ma…se due più due fa quattro…

Un altro indizio, oltre alle voci già corse in passato sull’intenzione di Apple si associare un visore al suo iPhone, è venuto dalla stessa Apple: in occasione del lancio dell’iPhone X, Cook ha rivelato che Cupertino vuol puntare molto sulla realtà aumentata e, a tal proposito, si è saputo che la piattaforma di casa deputata all’AR, ARKit, sarà aggiornata in occasione di iOS 12 (2018) con la capacità di memorizzare la posizione degli oggetti tridimensionali nello spazio fisico

Se ancora non bastasse, la bomba, a tal riguardo, l’ha sganciata l’analista di BloombergMark Gurman, secondo cui Apple inizierà a produrre il suo visore per la realtà aumentata nel2019, per poi lanciarlo nel corso del 2020. Quest’ultimo device, nome in codice “T288”, avrà un sistema operativo ad hoc, rOS (reality operating system) sviluppato dall’ingegnere software Geoff Stahl, e sarà supportato sia da Siri che dai comandi vocali nei suoi vari utilizzi: tra questi, potrebbe esservi la visualizzazione di ambienti a 360°, di mappe stradali, la redazione di testi, la partecipazione a meeting room virtuali, e molto altro.

Quello su cui, invece, si addensano ancora maggiori misteri è relativo alla forma che che questo visore potrebbe avere: secondo il dossier di Gurman, pare che il team di Apple stia utilizzando vari visori, tra cui anche un HTC Vive, per realizzarne uno proprietario che, sulla falsa riga del Samsung Gear VR, usi l’iPhone sia come potenza di calcolo che come superficie visiva. 

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