Novità tecnologiche da Microsoft, Meta e Google tra ottimizzazioni e AI

Le recenti innovazioni tecnologiche hanno portato significativi avanzamenti da parte di Microsoft, Meta e Google, concentrandosi principalmente sulla diminuzione del consumo di risorse e sull'incorporazione dell'intelligenza artificiale nelle loro piattaforme.

Novità tecnologiche da Microsoft, Meta e Google tra ottimizzazioni e AI

L’ultima ondata di innovazione tecnologica ha portato importanti novità da parte di Microsoft, Meta e Google, con un focus particolare sulla riduzione del consumo di risorse e sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle loro piattaforme.

Microsoft Edge sta attirando l’attenzione dei videogiocatori con una nuova funzionalità progettata per ridurre il consumo di RAM del browser. Questa caratteristica potrebbe essere particolarmente apprezzata dai giocatori che utilizzano sistemi con risorse limitate, offrendo loro la possibilità di ottimizzare le prestazioni durante le sessioni di gioco. La funzione permette agli utenti di impostare manualmente un limite alla quantità di RAM utilizzata da Edge, consentendo loro di bilanciare le esigenze del browser con le risorse disponibili. Sebbene questa funzionalità sia attualmente disponibile solo per alcuni utenti nel canale Canary, rappresenta un passo significativo verso un’esperienza di gioco più efficiente e ottimizzata su Microsoft Edge. Considerando che il browser è basato su Chromium, gli sviluppatori stanno lavorando per garantire che Edge rimanga competitivo non solo in termini di funzionalità, ma anche di prestazioni e consumo di risorse.

Restando dalle parti di Redmond, Microsoft sta per introdurre una nuova funzionalità per il suo servizio di intelligenza artificiale Copilot, che permetterà agli utenti di eseguirlo direttamente sui loro PC. Questa novità, annunciata da Intel, promette miglioramenti significativi in termini di prestazioni, privacy e riduzione del lag nelle operazioni quotidiane. Tuttavia, l’utilizzo di Copilot in locale richiederà PC dotati di unità di elaborazione neurale (NPU) di ultima generazione con una potenza di oltre 40 TOPS, una capacità al momento disponibile solo su dispositivi di fascia alta. Intel prevede che i PC AI di prossima generazione saranno in grado di eseguire più operazioni di Copilot in locale, riducendo il ritardo introdotto dall’esecuzione delle richieste sul cloud. Questo passo potrebbe portare a un’esperienza utente più fluida e performante, con Microsoft che continua a investire nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle sue soluzioni.

Passando a Menlo Park, ma senza abbandonare il tema AI, Meta sta per introdurre una nuova era di tecnologia indossabile con l’introduzione dell’intelligenza artificiale negli occhiali smart Ray-Ban Meta a partire dal mese prossimo. Secondo quanto riportato dal New York Times, da aprile gli occhiali Ray-Ban Meta saranno in grado di sfruttare l’AI per identificare oggetti, monumenti, animali e persino per tradurre testi, offrendo agli utenti un’esperienza multimodale avanzata direttamente attraverso le lenti. Queste funzionalità, già in accesso anticipato dallo scorso dicembre, consentono agli utenti di interagire con un assistente vocale attivabile con il comando “Hey Meta“, fornendo risposte e informazioni attraverso gli altoparlanti integrati nella montatura. Tuttavia, nonostante i progressi, il report del New York Times evidenzia alcune limitazioni dell’AI degli occhiali, come la difficoltà nel riconoscere gli animali lontani nello zoo o nell’identificare correttamente alcuni oggetti, indicando che vi è ancora spazio per miglioramenti. Attualmente, le funzionalità di intelligenza artificiale degli occhiali Ray-Ban Meta sono disponibili solo tramite una lista d’attesa ad accesso anticipato per gli utenti statunitensi, ma è probabile che Meta continuerà a sviluppare e migliorare queste funzioni nel tempo per renderle accessibili a un pubblico più ampio.

Sempre in tema AI, Google ha annunciato che il supporto per Gemini Nano arriverà anche sul Pixel 8, nonostante inizialmente fosse contrario a questa decisione. Sebbene il Pixel 8 condivida molte caratteristiche hardware con il suo fratello maggiore, il Pixel 8 Pro, diverse funzionalità erano state limitate alla variante Pro, tra cui proprio Gemini Nano. Tuttavia, Google ha ora deciso di offrire il supporto anche al fratello minore, con la previsione di includere Gemini Nano come anteprima per gli sviluppatori nel prossimo Pixel Feature Drop. Questa decisione è stata giustificata dall’azienda come un’opportunità per ampliare il feedback degli utenti e stimolare l’innovazione. Sebbene in passato Google avesse indicato “limitazioni hardware” come motivo per non supportare Gemini Nano su Pixel 8, la decisione di fornire ora tale supporto solleva interrogativi su questa motivazione, specialmente considerando che entrambi i telefoni utilizzano lo stesso chipset. Gli utenti del Pixel 8 possono ora attendere con ansia il prossimo Pixel Feature Drop per beneficiare di Gemini Nano e sperare che questa funzionalità non venga compromessa in alcun modo. Resta da vedere se Gemini Nano sarà rilasciato anche su modelli successivi come il Pixel 8a, che condivideranno molte somiglianze con il Pixel 8.  

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