Nel corso di un evento speciale tenutosi a New York, Microsoft ha presentato le novità relative alla famiglia hardware Surface, ma anche tante altre primizie in quota intelligenza artificiale, senza trascurare Windows 11, Bing e Office/365.
Partendo dall’hardware, si comincia col notebook Surface Laptop Studio 2. Il Surface Laptop Studio 2 è il nuovo notebook convertibile di Microsoft, che si distingue per il suo design unico e innovativo nel panorama dei PC. Il dispositivo ha uno schermo PixelSense Flow da 14,4 pollici, con risoluzione di 2400 x 1600 pixel e rapporto di aspetto di 3:2. Lo schermo supporta anche un refresh fino a 120 Hz, la tecnologia HDR Vesa 400 e il multitouch fino a 10 punti. Lo schermo è protetto da un rivestimento Gorilla Glass 5 e può essere usato con la penna Surface Slim Pen 2, che si aggancia magneticamente sotto la tastiera e si ricarica in modo wireless. La tastiera è retroilluminata e ha un trackpad Microsoft Precision Haptic, che Microsoft definisce “il più inclusivo mai creato”.
Il Surface Laptop Studio 2 monta processori Intel Evo Core i7-13800H, con un coprocessore AI (NPU) Intel Movidius Gen 3 3700VC. La scheda grafica può essere una NVIDIA GeForce RTX 4050 o una RTX 4060, con 6 oppure 8 GB di VRAM, oppure una NVIDIA Ada RTX 2000. La memoria RAM può arrivare fino a 64 GB di RAM LPDDR5x, mentre lo spazio di archiviazione SSD può essere di 512 GB, 1 TB o 2 TB (PCIe Gen.4, sostituibile). Il notebook ha anche una webcam Surface Studio FHD 1080p, che supporta Windows Hello 2.0, due microfoni Far-Field, speaker Quad Omnisonic certificati Dolby Atmos e diverse porte: una USB-A 3.1, due USB-C 4.0/Thunderbolt 4 con DisplayPort e Power Delivery, uno slot per schede microSD, un jack audio e una Surface Connect. Il Surface Laptop Studio 2 ha dimensioni di 323 x 230 x 22 mm e un peso di 1,89 kg (GPU integrata), 1,98 kg (GPU discreta) o 2 kg (GPU discreta e SSD da 2 TB). La batteria promette un’autonomia dichiarata di fino a 19 ore (GPU integrata), fino a 18 ore con GPU discreta o fino a 16 ore con GPU discreta e SSD da 2 TB.
Il Surface Laptop Go 3 è l’ultimo aggiornamento hardware del portatile di Microsoft, presentato lo scorso anno. Il nuovo modello monta un processore Intel Core i5-1235U di dodicesima generazione, che secondo il produttore offre prestazioni fino all’88% migliori rispetto al Surface Laptop originale. La scheda video è una Intel Iris Xe, che dovrebbe garantire una buona qualità grafica. La memoria RAM può essere di 8 GB o 16 GB, mentre lo spazio di archiviazione può variare da 128 GB a 512 GB, con unità SSD rimovibili. Il display è un PixelSense da 12,4 pollici, con una risoluzione di 1536 x 1024 pixel e un rapporto di aspetto di 3:2.
Il contrasto è di 1000:1 e la luminosità è di 320 nit. La videocamera anteriore è una HD da 720p, dotata di due microfoni da studio con Voice Clarity. Gli altoparlanti sono Omnisonic con Dolby Audio Premium. La connettività è assicurata dal Wi-Fi 6E e dal Bluetooth 5.1. Le porte disponibili sono una USB-C 3.2, una USB-A 3.1, un jack per le cuffie da 3,5 mm e una porta Surface Connect. Le dimensioni sono di 278 x 206 x 15,7 mm e il peso è di 1,13 kg. La batteria promette un’autonomia fino a 15 ore con un uso tipico. Il Surface Laptop Go 3 non presenta grandi novità rispetto alla versione precedente, se non per il miglioramento delle prestazioni e della batteria. Il design, le porte e le opzioni di colore (quattro in totale) restano invariate. Il prezzo parte da 799 dollari (circa 680 euro) negli Stati Uniti.
Surface Go 4 (For Business) è l’ultima versione del tablet convertibile di Microsoft, pensato per il settore professionale. Il dispositivo non è stato presentato durante l’evento di ieri, ma è stato annunciato in un post sul Windows Blog dedicato agli utenti business. A differenza degli altri modelli della famiglia Surface, questo sembra essere destinato solo alle imprese e non al pubblico generale. Il Surface Go 4 (For Business) non cambia molto rispetto al suo predecessore, se non per il processore. Si tratta di un Intel N200, che secondo Microsoft offre prestazioni 4,5 volte migliori rispetto al Surface Go originale. La scheda video è una Intel UHD, che dovrebbe essere sufficiente per le attività di base. Il tablet ha uno schermo PixelSense da 10,5 pollici, con una risoluzione di 1920 x 1280 pixel e un rapporto di aspetto di 3:2.
Lo schermo ha un contrasto di 1500:1 e una luminosità di 350 nit. Supporta anche il touchscreen multitocco a 10 punti e la penna Surface. La memoria RAM è di 8 GB, mentre lo spazio di archiviazione può essere di 64 GB, 128 GB o 256 GB, con unità UFS. Le videocamere sono entrambe Full HD a 1080p, una anteriore e una posteriore da 8 MP. L’audio è garantito da due microfoni da studio con Voice Clarity e da due altoparlanti stereo con Dolby Audio Premium.La connettività include il Wi-Fi 6E e il Bluetooth 5.1. Le porte sono una USB-C 3.1, un jack per le cuffie da 3,5 mm, una porta Surface Connect, un lettore di schede microSDXC e una porta per la cover con tastiera. Le dimensioni sono di 245 x 175 x 8,3 mm e il peso è di 521 grammi. La batteria promette un’autonomia fino a 12,5 ore con un uso tipico.Il Surface Go 4 (For Business) è un tablet versatile e portatile, adatto a chi cerca un dispositivo da usare in mobilità o in ufficio. Il processore migliorato dovrebbe garantire una maggiore fluidità e reattività. Il design e le funzionalità restano in linea con la versione precedente, senza novità particolari. Il prezzo non è stato ancora comunicato.
Surface Hub 3 (For Business). Questo dispositivo rappresenta il tanto atteso successore del Surface Hub 2S Gen 2, lanciato ormai due anni fa, e finalmente inizia a materializzare alcune delle funzionalità e opzioni promesse dall’azienda ben quattro anni fa con il debutto del Surface Hub 2S originale. Tra queste, la caratteristica più significativa è il supporto all’orientamento in verticale. Questo dispositivo è dotato di un display touchscreen in grado di rilevare fino a 20 tocchi simultanei e due penne digitali. È inoltre inclusa una tecnologia di rifiuto del palmo della mano, che evita interazioni indesiderate durante l’uso delle penne. Il display in sé vanta cornici estremamente sottili, ma la componente “computer” del dispositivo può essere installata anche sul Surface 2S esistente, grazie a un sistema di “cartridge” di calcolo facilmente sostituibili e compatibili tra loro. Una nota interessante è il cambiamento del sistema operativo: si passa da Windows a Teams Rooms on Windows, una variante chiaramente orientata all’esecuzione del software di collaborazione e produttività dell’azienda. Questo nuovo dispositivo sarà disponibile in due dimensioni, con schermi da 50 e 85 pollici. Al momento, non sono ancora state fornite informazioni sui prezzi, ma ci si può aspettare che rappresenti un importante passo avanti per migliorare le esperienze di collaborazione e comunicazione nelle aziende che lo adotteranno.
Microsoft ha mostrato a New York anche alcune delle novità che arriveranno con il suo sistema operativo leader, Windows 11: dagli annunci possiamo dedurre che il prossimo aggiornamento della piattaforma, chiamato 23H2 e previsto per la seconda metà dell’anno, sarà abbastanza importante, indipendentemente da come verrà distribuito. Per essere precisi, Microsoft si è limitata a dire che tutte le funzionalità che vi elencheremo a seguire sono “in arrivo“, non necessariamente con 23H2, ma è l’ipotesi più probabile.
- AI Copilot. Ne avevamo già parlato ieri quando è stato presentato. Si tratta di una nuova “casa” per plugin come Bing Chat e ChatGPT. Si potrà fissare nell’angolo destro o sinistro dello schermo o spostare liberamente come se fosse la finestra di un’app. Microsoft dice che la prima build con Copilot arriverà già il mese prossimo.
- Controllo luci RGB nativo. Forse stiamo assistendo alla nascita di una soluzione finalmente universale, integrata e nativa per controllare l’illuminazione di tutti i componenti (solitamente gaming, non serve nemmeno dirlo) dotati di LED RGB retroilluminati. In pratica si tratterà di una pagina delle impostazioni chiamata “Dynamic Lighting”. Come sappiamo, la situazione attuale è piuttosto complicata: bisogna spesso usare le app realizzate dai produttori, la compatibilità tra un produttore e l’altro è limitata, e quindi la lista di download si allunga – per non parlare del fatto che in diversi casi le app richiedono di essere sempre in esecuzione e quindi vanno a intasare il system tray. Aggiungiamoci notifiche e richieste di account, e il quadro diventa piuttosto chiaro: urge semplificare.
- Taskbar. Sarà possibile personalizzare le app sulla barra delle applicazioni – sono funzionalità che esistevano già in precedenza, ma sembra che Microsoft abbia ideato un’implementazione ancora più semplice. Basterà un singolo click sul gruppo di app per separarlo. Si potrà inoltre nascondere data e ora dal system tray.
- Supporto nativo RAR, 7z e non solo. Ebbene sì, siamo finalmente pronti a salutare definitivamente il popup che chiede di acquistare WinRAR! Microsoft dice che Windows supporterà nativamente diversi nuovi formati di archivio compresso – oltre a quelli citati sopra ci saranno anche i GZ e altri che sfruttano il progetto open-source libarchive. Gli utenti potranno gestire gli archivi senza bisogno di scaricare app dedicate.
- Modifiche all’interfaccia per Esplora Risorse, nuovo mixer del volume.
- Prima di installare il sistema operativo in un nuovo dispositivo, si potrà fare un salvataggio del computer. Impostazioni, app fissate a Start e altro ancora verranno backuppati automaticamente su cloud e i dati verranno poi ripristinati nel nuovo computer.
- Possibilità di scrivere con Windows Ink in ogni campo del sistema operativo, non solo in quelli espressamente dedicati.
- AI anche nel Terminale. Con GitHub Copilot, il Windows Terminal (lanciato nel 2019 e pensato come sostituto/evoluzione di PowerShell e Prompt dei comandi) permetterà di programmare usando linguaggio naturale e colloquiale. Microsoft ha in mente di estendere GitHub Copilot anche ad altri strumenti di sviluppo, come per esempio WinDBG. Non è chiaro se servirà aspettare 23H2: Microsoft ha aperto una lista d’attesa già ora, ma non è chiara la tempistica di rilascio.
Microsoft ha rivelato a New York la data esatta di uscita del nuovo aggiornamento del sistema operativo: il 26 settembre. La prima parte dell’evento è stata sostanzialmente dedicata a mostrare le potenzialità della principale novità dell’aggiornamento, l’assistente AI chiamato Copilot, che sarà in grado di integrarsi in varie parti del sistema operativo come file system, Edge (il browser di navigazione web erede di Explorer e poi passato a Chromium), calendario. Da notare che finora Microsoft ha parlato di varie esperienze Copilot in modo separato (c’è il Copilot di Windows, quello di Office, quello di Bing e così via) ma proprio a partire dal 26 settembre queste esperienze si uniranno l’una con l’altra (un solo Copilot, per dirla in altro modo, in grado di interfacciarsi e attingere a vari prodotti e sistemi per fornire all’utente un’esperienza d’uso più integrata e completa possibile).
Microsoft non ha chiarito come verrà distribuito l’aggiornamento. Presumibilmente verrà intrapreso il solito schema: prima sarà accessibile solo per i cosiddetti “seeker”, ovvero chi va su Windows Update dalle Impostazioni del sistema operativo e clicca il pulsante Verifica disponibilità aggiornamenti, e poi verrà inviato gradualmente ai dispositivi. Con ogni probabilità Microsoft utilizzerà il protocollo già noto dei “safeguards”, che impedisce l’accesso alle configurazioni hardware per cui sono stati riscontrati problemi e bug tecnici.