Nel corso di un breve annuncio, il brand cinese Infinix, del gruppo Transsion Holdings (controllante anche Lava mobile, Tecno Mobile), ha anticipato una nuova, impressionante tecnologia di ricarica “fulminea“.
Era la fine del Giugno 2021, quando Infinix presentò al mondo il Concept Phone 2021, uno smartphone prototipale, con curvature dello schermo a 88°, una coverback in materiale cangiante elettrocromico (utile per segnalare vari tipi di notifiche, in modo non troppo dissimile, per principio, da quanto fatto nel 2017 dall’Alcatel A5 LED) e, soprattutto, una batteria da 4.000 mAh, capace di essere caricata rapidamente procedendo a 160 watt: all’epoca, l’obiettivo da raggiungere per l’azienda cinese era quello di ottenere una carica rapida totale in soli 10 minuti.
Quel concept, purtroppo, non è mai arrivato in commercio. Tuttavia, l’azienda ha investito ancora sulla sua tecnologia di carica rapida tanto che, di recente, ha anche presentato lo smartphone medio-gamma Note 12 VIP che, in ambito energetico, sottopone la sua batteria, da 4.500 mAh, alla ricarica rapida (da 0 a completa) in 17 minuti, grazie a una potenza di 120W (tanto quanto il rivale Redmi Note 11 Pro+ 5G di Xiaomi, che – a tale potenza – caricava del tutto la sua batteria, sempre da 4.500 mAh, in però meno tempo, ovvero in 15 minuti).
Riprendendo da dove interrotto lo scorso anno, Infinix ha però presentato nelle scorse ore, tramite il profilo Facebook personale del proprio CEO, Benjamin Jiang, quanto sia stato in grado negli ultimi 365 giorni di infrangere i propri record e limiti, grazie all’inedita tecnologia “Thunder Charge”, in grado di caricare uno smartphone a 180W: al momento, non è chiaro quale sia la sua velocità operativa nel procedere dallo 0 al 100% su una data energy unit ma, nel corso della clip pubblicata, della durata di appena 10 secondi, il contatore della ricarica si è incrementato di quasi 1 punto percentuale.
Un altro elemento rimasto insoluto è il se l’azienda cinese abbia intenzione di implementare una tale potenza di ricarica nei propri dispositivi, o se userà semplicemente quanto appreso tecnicamente per alzare ancora un po’ la già ragguardevole asticella del suo fast charge attualmente commercializzato.