Trascorso molto tempo dal varo dell’ultimo Note 11, il brand cinese Infinix del gruppo Transsion Holdings ha annunciato i nuovi esemplari della serie di smartphone Note 12, tra cui un modello VIP (299 dollari) e uno standard (199 dollari), ambedue animati da Android 12 sotto l’interfaccia XOS 10.6.
Principiando dal top gamma, l’Infinix Note 12 VIP (nero o argento, 7.9 mm di spessore per 198 grammi) ha un display AMOLED da 6.7 pollici risoluto in FullHD+, con foto per la selfiecamera da 16 megapixel, color gamut DCI-P3 coperto al 100%, profondità colore a 10-bit, 120 Hz di refresh rate e 360 Hz di touch sampling. Il retro ha un bumper rettangolarmente orizzontale al centro in alto per il sofisticato comparto fotografico, con un sensore principale da 108 (pixel binning 9-in-1 per pixel portati a 1.92 micrometri, 1/1,67″), uno ultragrandangolare da 13 (f/2.2), uno per la profondità da 2 megapixel (f/2.4) e un sistema di autofocus laser. Lato audio, vi sono due speaker con DTS e, per un feedback superiore, due motori vibrazionali lineari lungo l’asse X.
La sezione di smaltimento termico prevede una camera di vapore e 9 strati di grafene, in modo da tenere al fresco il dispositivo, motorizzato da un processore octacore, a 12 nanometri, l’Helio G96 affiancato da una GPU Mali-G57 MC4: la RAM arriva a 8 GB, con altri 5 GB aggiungibili virtualmente, per arrivare a 13 totali mentre lo storage, non precisato, è espandibile via microSD.
Previsto con la microUSB Type-C, il 4G, l’Infinix Note 12 VIP tutela la sicurezza con uno scanner d’impronte posto sul lato e monta una batteria da 4.500 mAh capace di rabboccarsi dallo 0 al 100% in 17 minuti, ma anche di garantire 6 ore di gaming e 5 di video online dopo 10 minuti di carica rapida a 120W: ciò avviene grazie al meccanismo con una doppia pompa di ricarica che, però, non va a detrimento della salute della batteria (preservata dopo 800 cicli di carica) grazie a 103 meccanismi di protezione della batteria, compresi 18 sensori di temperatura, distribuiti tra caricabatteria e telefono.
Passando all’Infinix 12 standard (nero, bianco o blu, 164,5 x 76,8 x 7,8 mm) si ha sempre un AMOLED da 6.7 pollici risoluto in FullHD+, ma a 60 Hz di refresh rate e senza profondità colore a 10-bit: la selfiecamera nel foro rimane da 16 megapixel ma, sul retro, cambia la multicamera, affidata solo a un sensore principale da 50 megapixel (f/1.6) e a uno per la profondità da 2 megapixel, quindi senza l’autofocus laser. La sezione del coinvolgimento sensoriale perde i motorini vibrazionali ma conserva – in tema di audio – i due speaker con DTS.
L’array elaborativo è molto simile a quello del VIP, sempre col processore MediaTek Helio G96, la GPU ARM Mali-G57 MC2, e ancora con 8 GB di RAM espandibili virtualmente a 13: lo storage qui è da 256 GB, con espandibilità via microSD, mentre l’apparato per la dissipazione termica conta su 10 strati di grafene (perdendo la vapor chamber). Rimane lo scanner per le impronte di lato, in un quadro tecnico che comprende ancora il 4G, e la Type-C. Sale a 5.000 mAh la batteria che, però, altra differenza, si carica assai più lentamente, a 33W.