Da Taiwan è sfida tra MSI e Gigabyte per i gaming notebook con Intel 10a gen

Cina decisamente protagonista, nella giornata odierna, con anche MSI e Gigabyte che, nelle scorse ore, facendo seguito agli annunci di Nvidia e Intel, hanno proposto le loro soluzioni quanto a portatili per il gaming e la creazione multimediale esigente.

Da Taiwan è sfida tra MSI e Gigabyte per i gaming notebook con Intel 10a gen

Oltre ad Asus, e Acer, Taiwan ha sfidato la Cina hongkonghiana, protagonista con Lenovo, anche mediante altri brand. MSI, nello specifico, ha portato alla ribalta diversi notebook (compresi gli update per le linee GF Thin, GP/GL Leopard. GT Titan) che, rispetto alle versioni del CES 2020 di pochi mesi fa, sprintano nelle prestazioni grazie ai processori Intel Core di 10a gen serie H ed alle GPU Nvidia GeForce RTX Super. Diversamente, Gigabyte Technology ha deliziato i gamers con (da metà Aprile) i notebook Aorus ed i creators con la famiglia Aero. 

MSI GS66 Stealth (dal 15 Aprile, principiando da 1.599 dollari), nonostante integri una batteria da 99.9 Wh, è tutto sommato maneggevole, con i suoi 2 cm scari di spessore ed il peso di poco superiore ai 2 kg (358.3 x 248 x19.8 mm, per 2.1 kg): il FullHD da 15.6 pollici munito di 300 Hz di refresh rate è coadiuvato da GPU che prevedono l’apice nella GeForce RTX 2080 Super (con 8 GB di memoria GDDR6 dedicata e design Max-Q). Sotto la tastiera retroilluminata RGB SteelSeries, i processori, opzionabili fino al verticistico Intel Core i9-10980HK, sono tenuti a bada nei bollenti spiriti da 3 ventoline (lame dimensionate a 0.1 mm), e possono contare su due slot per SSD NVMe M.2 con interfaccia PCIe di 3a gen: lato multimedia, è impossibile non menzionare i due speaker stereo Dynaudio.

Simile al precedente modello, del quale sono condivise le principali specifiche tecniche, come la batteria da 99.9 Wh, il display 15.6” FullHD@300Hz, i processori sino all’i9-10980HK e le GPU fino alla GeForce RTX 2080 Super, è il GE66 Raider (sempre dal 15 Aprile, ma partendo da 1.799 dollari) che, rispetto al primo, è sostanzialmente meno “invisibile”, con uno chassis decisamente più imponente nelle sue dimensioni (358 x 267 x 23.4 mm) e nel peso totale (2.38 kg).

Da Nvidia la scheda grafica GeForce RTX 2080 SUPER con Max-Q giunge in dote (dal 15 Aprile, partendo da 1.799 dollari) anche all’iper autonomo (82 Wh) Creator 17 (359 x 254 x 21.7 mm), che vanta il record d’essere il primo notebook il cui display IPS, un 17.3 pollici 4K, può essere reso in Mini-LED, col risultato di conseguire lo standard 1.000 HDR che, a sua volta, porta in dote il 100% sulla scala DCI-P3e 1.000 nits di luminosità massima. Il più alto processore Intel di 10a gen qui è un Core i7-10875H, con Window 10 che trova ospitalità in un combo slot per 2 SSD M.2 (SATA o NVMe PCIe Gen3). 

Accomunati da tastiere meccaniche retroilluminate RGB a livello di singolo tasto, comodo da premersi stanti gli switch a corsa corta di Omron, e da display FullHD@240Hz, gli Aorus di Gigabyte trovano il loro caposquadra nell’Aorus 17X (da 2.399 dollari) il cui il top delle nuove GPU Nvidia, la RTX 2080 SUPER Max-Q, può sposarsi col top dei processori Intel di 10a gen serie H, rappresentato dall’octacore I9-10980H, dissipando il calore in eccesso (per performance termiche migliorate del 37%) grazie al sistema Windforce Infinity in cui 4 prese d’aria espellono il calore catturato da 1 vapor chamber, 5 heatpipes e una coppia di ventole da 12V. 

Iper connesso (Killer Gigabit Ethernet e Wi-Fi 6) e molto espandibile (HDMI 2.0, lettore di schede SD, jack combo, 4 USB (di cui 1 Type-A 3.2 e 3 Type-C con una 3.1 DisplayPort 1.4 e una Thunderbolt 3), l’Aorus X9 mette la sua grande autonomia (99 Wh) a disposizione degli ultimi ritrovati elaborativi, che possono contare su uno slot da 2.5” (per dischi SATA) e su una coppia di SSD (NVMe PCIe 3.0 x4). 

I più minimali Aorus 17G (da 1.799 dollari) e 15G (da 1.699 dollari) contano su batterie da 94 Wh, mutuano dal più estroso 17X (che a causa delle cornici da 3 mm ha dovuto porre in basso la webcam) la facoltà di eccellere nei processori (i9 di 10a gen) e nelle GPU (RTX 2080 Super), benché il modello da 15 pollici, sotto la comune tastiera meccanica agevolata dagli 1.6 mm di corsa degli switch Omron, possa supportare il FullHD@240fps anche con le Nvidia GTX 16xx o le normali RTX 20xx. Sempre morigerati nell’aspetto, nonostante le 15 aree di retroilluminazione RGB per la tastiera (senza switch meccanici), gli Aorus 5 e Aorus 7 si presentano con FullHD@144Hz, coadiuvati da GPU GTX 1660 Ti o (non Super) RTX 2060, potendo contare, come processori, “al massimo” su un pur ragguardevole esacore i7-10750H e, come autonomia, su una batteria scalata a 49 Wh

Comuni agli Aorus nel design e nelle crude specifiche tecniche, i 4 Aero presentati (Aero 15 da 1.599 dollari, Aero 15 AMOLED da 1.899 dollari, Aero 17 da 1.699 dollari, Aero 17 HDR da 2.299 dollari) sono sostanzialmente lo stesso notebook (a parte l’occorrenza con pannello Samsung AMOLED 4K con HDR400), ottimizzato con la tecnologia colore Pantone Xrite (per una elevata fedeltà alla realtà, Delta-E <1) e i driver NVIDIA Studio che offrono specifiche ottimizzazioni in più di 40 programmi di montaggio, modellazione ed editing: la differenza è che i 2 modelli con HDR o AMOLED si avvalgono di pannelli 4K@60Hz (con 100% sulla scala Adobe RGB e supporto all’HDR10), laddove la rimanente coppia opta per dei FullHD@144Hz. 

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