Apple sfornerà le prime soluzioni di realtà virtuale entro il 2018

Secondo Gene Munster, analista della banca d'investimenti Piper Jaffrey, sembra proprio che Apple si stia dedicando alla realtà virtuale onde sfornare le prime soluzioni hardware/software iOS entro il 2018.

Apple sfornerà le prime soluzioni di realtà virtuale entro il 2018

Apple è solita aprire sempre nuovi fronti tecnologici. Accade con gli smartphone allorché commercializzò i primi iPhone e si sta verificando anche oggi, nel settore wearable, grazie al varo dei suoi Apple Watch. L’unico ambito nel quale Apple sembrava latitare era quello della realtà virtuale, ma – da qualche settimana – aumentano le indiscrezioni che vorrebbero Apple al lavoro anche nel settore della Realtà Virtuale / Realtà Aumentata. Ecco le nuove conferme.

Poco più di una settimana fa avevano proposto alcune indiscrezioni del Finantial Times secondo le quali Apple avrebbe varato, addirittura, una divisione ad hoc messa al lavoro sul tema della realtà virtuale, grazie anche a tutta una serie di acquisizioni ed assunzioni eseguite proprio in questo contesto applicativo. Oggi, nuove riflessioni – a tal proposito – vengono fornite da Gene Munster, analista presso la banca d’investimenti “Piper Jaffray” il quale si è detto sicuro che, entro i prossimi due anni, la divisione “ricerca & sviluppo” di Apple lavorerà principalmente sul tema “AR/RV” onde sfornare, entro il 2018, le prime soluzioni hardware/software da associare al mondo iOS.

In particolare Gene Munster citerebbe diverse assunzioni messe in campo da Apple in questo senso. Ad esempio, molto importante è stata quella che ha permesso di mettere sotto contratto Doug Bowman, docente d’informatica alla Virginia Tech e già collaboratore della Microsoft (per gli Hololens di Alex Kipman) e della Disney Imagineering. Lo studioso in questione, destinatario di diversi riconoscimenti nel mondo scientifico a proposito dei suoi studi sulla realtà virtuale, potrebbe esser stato messo a capo della divisione alla quale accennammo tempo fa.

Non meno importanti, per Munster, sarebbero i tanti brevetti – a proposito di accessori sullo stile di Oculus Rift e in merito al riconoscimento del volto – che sarebbero stati depositati, ultimamente, da Cupertino. E le acquisizioni? Come non citare la scorpacciata di piccole e grandi società del settore VR/AR realizzate dallo staff di Tim Cook? L’ultima preda della mela morsicata, ad esempio, è stata la PrimeSense che, seppur non vi dirà nulla, è stata la società che ha realizzato la prima generazione di Kinect (Project Native) per Microsoft Xbox.

Naturalmente, non è detto che le riflessioni di Munster – secondo le quali Apple presenterà soluzioni miste Hardware/iOS per la realtà virtuale entro il 2018 – siano del tutto corrette. In fondo si tratta, appunto, di riflessioni ottenute mettendo assieme diversi dati ma questo è il punto: gli elementi oggettivi, un tutta questa vicenda, ci sono e portano tutti nella direzione che vorrebbe Apple fortemente interessata alla realtà virtuale/aumentata.

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