Man mano che la tecnologia progredisce, sempre più produttori hi-tech sono in grado di offrire soluzioni all’avanguardia, a prezzi più contenuti. Non stupisce, quindi, che i celebrati MacBook Air di Apple abbiano sempre più competitor, tra cui attualmente si possono annoverare anche i più accessibili Lenovo ThinkPad X1 ed il Librem 13.
Al CES 2019, Lenovo ha portato una pattuglia davvero numerosa di portatili. Già detto dei nuovi L390 e L390 Yoga, e dei ThinkPad E490/E590, un grande apprezzamento, per la sua leggerezza, è stato ottenuto dal Lenovo ThinkPad X1 Carbon, presente anche in versione X1 Yoga di 4° generazione (uniche differenze: telaio in alluminio e display tipico dei 2-in-1).
Il nuovo laptop professionale cinese, grazie al suo telaio in fibra di carbonio, è il 14 pollici più leggero al mondo, con un peso di appena 1.13 kg (contro l’1.25 del MacBook Air 2018). Ambendo alla privacy, può avvalersi del luminoso (400 nits) FullHD con limitazione della visione laterale (ThinkPad Privacy Guard) mentre, desiderando più risoluzione, presenta anche le opzioni QHD (1440p) e 4K. Ad animarlo, intervengono i processori Intel di 8° generazione, e combinazioni che prevedono sino a 16 GB di RAM e financo 2 TB di storage SSD (con interfaccia SSD PCIe).
Oltre alla trasportabilità ed alla leggerezza, il Lenovo ThinkPad X1 Carbon si distingue anche per altri aspetti, tra cui l’audio, e l’espandibilità: il produttore asiatico ha previsto l’integrazione di 4 microfoni, anche per ben coadiuvare Cortana, ed il supporto al Dolby Atmos tramite due woofer (orientati in basso) e due tweeted (orientati in alto) mentre, per quanto riguarda le porte, è presente una HDMI, due USB-C con Thunderbolt 3 e due USB 3.1 normali. Equipaggiato per la navigazione mobile (LTE CAT 16 ed LTE-A), con 15 ore dichiarate d’autonomia, arriverà in commercio nel Giugno 2019 a partire da 1.709.99.
La californiana Purism, invece, ha già messo in vendita (partendo da 1.399.00 dollari) – in ottica anche MacBook Air – il nuovo Librem 13. Di base, l’ultrabook (325 × 219 × 18 mm, per 1.4 kg grazie al telaio in alluminio anodizzato nero) animato da PureOS (un fork di Linux Debian con desktop GNOME 3 attento alla privacy) si presenta con un display LCD IPS da 13.3 pollici (sormontato da una webcam da 1 megapixel a 720p) e, nell’altra metà, con una superficie su cui campeggia la tastiera retroilluminata (due livelli) accompagnata dal touchpad Elantech. All’interno, tenuti a freno da una ventola silenziosa, il Librem 13 vanta il processore Intel Core i7 6500U della 6° generazione ed una scheda grafica Intel HD Graphics 520, con la RAM (DDR4) che può andare da 4 a 16 GB, e l’hard disk che parte da un minimo di 128 GB ed arriva ad un massimo di 4 TB (2 TB nel caso dell’SSD M.2).
La connettività senza fili del Librem 13 è affidata sia al Bluetooth che ad un modulo Atheros 802.11n a doppia antenna, mentre le porte prevedono il jack combo per cuffie e microfono, l’HDMI per i display 4K, due porte USB 3.0 (di cui una Type-C), ed un lettore di schedine 2-in-1. Autonomo per 7/9 ore, il nuovo ultrabook in questione si dimostra anche molto sicuro, grazie al chip crittografico Trusted Platform Module, al Bios Coreboot, alla navigazione protetta via VPN nel PureBrowser, ai vari software open source (es. LibreOffice), ed ai due switch laterali per disattivare le connessioni e tacitare webcam & microfono.