L’attrice 48enne Shannen Doherty ha rivelato che la sua lotta contro il cancro è ricominciata. Diagnosticato per la prima volta nel 2015, l’attrice aveva combattuto il cancro al seno per due anni prima di andare in totale remissione nel 2017. Purtroppo però lo scorso anno l’attrice di “Beverly Hills 90210” ha ricevuto la nuova, terribile diagnosi: il cancro è tornato e questa volta è al quarto stadio.
Shannen ha mantenuto per un anno il più stretto riserbo sul suo stato di salute, ma si è adesso trovata costretta a rendere pubblica la sua nuova battaglia, perché a breve inizierà la sua causa contro l’assicurazione State Farm durante la quale il suo stato di salute sarebbe stato reso pubblico in tribunale.
“Tra pochi giorni o settimane sarebbe venuto fuori che ho un cancro al quarto stadio, è tornato, per questo sono qui“, ha detto l’attrice tra le lacrime durante una intervista a “Good Morning America”, dicendo che voleva dare la notizia personalmente e che non fossero i media ad annunciarla dalle informazioni trapelate dal processo. “È una pillola amara da buttare giù sotto molti punti di vista, sono pietrificata ed ho molta paura“.
Il primo pensiero di Shannon, che non ha figli, è andato alla madre Rosa e al marito Kurt Iswarienko, che le è stato accanto anche durante la sua mastectomia, chemioterapia e radioterapia nel corso della sua prima battaglia contro la malattia. “Mia mamma è un essere umano incredibilmente forte e coraggioso. Anche mio marito, ma mi preoccupo per lui“, ha rivelato l’attrice.
Dopo la diagnosi dello scorso anno, Shannen ha continuato a girare il reboot di “Beverly Hills 90210”, che insieme a “Streghe” è uno dei telefilm che l’ha resa famosa, quando poco dopo è sopraggiunta l’improvvisa morte della co-star Luke Perry. “Perché non è toccato a me? È stato così strano per me, ricevere questa diagnosi e poi vedere una persona che sembrava sana che se ne è andata per prima. È stato a dir poco sconvolgente, ed il minimo che potessi fare per onorarlo era continuare a lavorare allo show“.
Shannen aggiunge di aver continuato a lavorare per dimostrare che le persone alle quali viene diagnosticato il cancro al quarto stadio “hanno ancora della vita da vivere,” perché la vita non finisce con questa diagnosi.