Rinvio a giudizio per la conduttrice Barbara D’Urso

Continua inesorabile la causa legale per l'accusa di diffamazione nei confronti di Barbara D'Urso. Oltre alla causa in atto, altri problemi insorgono per la conduttrice, come la petizione per la chiusura dei suoi programmi.

Rinvio a giudizio per la conduttrice Barbara D’Urso

Tempi bui per una delle colonne di Cologno Monzese; la nota conduttrice Barbara D’Urso infatti si ritrova a doversi difendere su ben due fronti. Di recente infatti è stata messa in circolazione una petizione contro i programmi della presentatrice, definiti da molte persone, oltremodo “trash“: la petizione ha raggiunto la considerevole cifra di 360mila firme a favore della chiusura dei programmi condotti dalla presentatrice.

Come se non bastasse questo a creare problemi alla D’Urso, continua la causa messa in atto dalla procura di Napoli nei confronti del programma, e quindi anche della D’Urso. I fatti risalgono al lontano 25 settembre 2017 quando venne messo in onda un servizio di cronaca riguardante alcuni festini che venivano organizzati, partecipanti anche personaggi noti del clero.

Durante il servizio venne messa in onda una foto che presumibilmente sarebbe dovuta corrispondere al gigolò Francesco Mangiacapra, ma invece era la foto di un uomo completamente estraneo ai fatti, denunciando in seguito tutto il programma, presentatrice inclusa, per diffamazione. Un accusa molto grave che è stata di recente rinviata a giudizio. L’uomo in questione si chiama Nino Belvedere, e ha dichiarato dinanzi al pm che ha aperto l’inchiesta, di essere completamente estraneo ai fatti, nonostante la sua foto sia comparsa nel servizio in maniera inspiegabile.

Se la causa dovesse essere persa, la conduttrice rischia una pena che va dai 6 mesi ai 3 anni (art. 595 comma 3 c.p.), oltre che sanzioni di natura pecuniaria. Per quanto riguarda invece il fronte della petizione, la D’Urso ha tentato nelle ultime puntate di ridimensionarsi, aumentando anche l’empatia con il suo pubblico, che di fatto resta ancora di milioni di telespettatori.

Secondo molti, infatti, il programma ha oltrepassato anche la concezione di trash, dopo che la conduttrice ha pregato insieme a Matteo Salvini. Non sarebbe una sorpresa dunque se per un breve periodo i programmi della D’Urso venissero sospesi, o venisse la donna sostituita, nel tentativo di calmare la acque, per riprendere poi in seguito.

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