Lino Banfi, sul Coronavirus precisa: "Se muore un nonnino, non è che abbia meno valore"

L'attore pugliese ha sottolineato che, anche in questo momento difficile, lui cerca di regalare un sorriso e allo stesso tempo ha voluto rassicurare gli anziani.

Lino Banfi, sul Coronavirus precisa: "Se muore un nonnino, non è che abbia meno valore"

Lino Banfi è stato protagonista di una recente intervista al giornale “Adnkronos”, dove ha avuto modo di parlare della situazione attuale che sta riguardando tutto il mondo. L’attore ha provato a rassicurare i suoi coetanei riguardo al corona virus, attraverso queste dichiarazioni: “Noi abbiamo gli anticorpi e siamo forti”.

Si sta vivendo una situazione di panico evidente da alcune settimane e non è mancata l’ironia del protagonista della serie televisiva Un medico in famiglia, che per venti anni ha vestito i panni di Libero Martini, il nonno più famoso d’Italia. L’interprete 84enne ha colto un’occasione importante per lanciare un messaggio agli anziani, visto che rientrerebbero nella fascia d’età più colpita da questo virus.

Le dichiarazioni dell’attore pugliese

Allo stesso tempo Banfi ha voluto far notare di non sentirsi preoccupato di questa situazione, raccontando un aneddoto avvenuto in Puglia quando lui era un bambino. Queste le parole dell’attore che ha affermato: “Da bambino, quando ancora vivevo a Canosa di Puglia, ho avuto in serie tifo, paratifo, malaria ed epatite virale, dovevo morire a dieci anni e oggi che ho 84 anni posso dire che quelle malattie mi hanno fortificato e rafforzato”.

Nel corso della chiacchierata con Androkonos, l’attore ha provato a strappare un sorriso al pubblico, cercando di rassicurare le persone della sua generazione: “Come nonno Libero, dico a tutti i vecchietti come me di non avere paura del Coronavirus e di stare tranquilli”. L’attore si è impegnato nel tentativo riuscito di far eliminare almeno per un secondo l’ansia dovuta al Covid-19, che si sta diffondendo in tutta Italia come riportano i dati.

Lino Banfi non ha dimenticato di fare una precisazione: “Se muore un nonnino, non è che abbia meno valore della morte di una persona più giovane”. Infine l’attore ha concluso con una battuta: “Almeno una cosa buona questo Coronavirus l’ha fatta, ha insegnato a tutti gli italiani l’abitudine di lavarsi le mani, spesso e bene”.

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