Lino Banfi risponde alla provocazione di Beppe Grillo caldeggiando la nascita del partito dei nonni

L'attore pugliese ha risposto a quanto detto da Beppe Grillo e ha sottolineato che vorrebbe fondare il partito dei nonni, a cui vorrebbe dare il nome di "Nolink".

Lino Banfi risponde alla provocazione di Beppe Grillo caldeggiando la nascita del partito dei nonni

Si sono create delle polemiche dopo le parole pronunciate da Beppe Grillo. In questi giorni sono arrivate le parole dell’attore Lino Banfi che si è espresso in merito all’argomento facendo una provocazione. L’attore pugliese ha affermato: “Ora fondo il partito dei nonni”. Non è mancata l’ironia che contraddistingue Banfi, attore amato da tante generazioni che ha detto, rivolgendosi a Beppe Grillo: “Sai quanto voti ti porto via”.

Il protagonista della serie televisiva “Un medico in famiglia” ha posto l’accento sul programma che farebbe per il suo partito e non sono mancate le battute: “Alleanza con i giovanissimi e crociere gratis agli 80enni”. Le dichiarazioni di Grillo di far togliere il diritto di voto agli anziani hanno portato alle reazioni di molte persone e una di queste è lo stesso Banfi.

Le parole dell’attore pugliese

L’attore è stato protagonista di un’intervista al giornale “Il Messaggero”, nel corso della quale ha rivelato come vorrebbe chiamare il suo partito: “Ho già pronto anche il nome, si chiamerà Nolink”. Banfi ha ricordato che in Italia ci sono 14 milioni di nonni e che potrebbe ottenere molti voti, e ha ipotizzato una bozza di un futuro programma, mettendo al centro l’alleanza con i giovani, sui quali ha affermato: “Sono molto più preparati di quelli di un tempo”. Allo stesso tempo si è detto favorevole a concedere il voto ai sedicenni.

Banfi ha parlato della proposta di concedere agli anziani una crociera per tre offerta dallo stato, e ha spiegato la ragione di questo numero. L’attore ha fatto notare che a ottant’anni c’è la necessità di essere accompagnati da una persona coetanea, senza dimenticare il bisogno di una terza figura di sostegno.

La conclusione dell’intervista si è chiusa nel ricordare a Banfi che la perdita del diritto di voto comporta il vantaggio di non pagare le tasse. L’attore ha risposto: “Io non rinuncerei al mio sacrosanto diritto di votare”.

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