Imma Battaglia attacca Dayane Mello e Rosalinda Cannavò: "Non credo minimamente a quella storia"

Intervistata dal sito "Today", Imma Battaglia ha parlato della quinta edizione del "Grande Fratello Vip" e delle coppie nate nella casa più spiata d'Italia.

Imma Battaglia attacca Dayane Mello e Rosalinda Cannavò: "Non credo minimamente a quella storia"

La coppia formata da Dayane Mello e Rosalinda Cannavò all’interno della casa del “Grande Fratello Vip“, il reality show di Canale 5 condotto da Alfonso Signorini, sta facendo ancora molto discutere. Sulle due ragazze ci sono molte sostenitrici, chiamate Rosmello, che soprattutto sui social hanno mostrato tutto il loro affetto per il percorso fatto all’interno degli studi di Cinecittà.

Negli ultimi giorni però il loro rapporto si è completamente deteoriato a causa della decisione di Dayane di mandare a televoto Rosalinda. Entrambe hanno provato anche a chiarirsi, ma ormai sembra davvero improbabile che possa essere trovato un punto d’incontro a pochi giorni dalla finale.

Come per ogni coppia nata nella casa del GF Vip, ci sono sia i loro fan sia coloro che non credono alla loro storia d’amore. In questa ultima categoria troviamo Imma Battaglia, conosciuta per essere leader del movimento LGBT in Italia, la quale, in una recente intervista rilasciata al sito Today, rivela di non credere alla loro storia.

“Non credo minimamente a quella storia”, inizia così il pensiero di Imma su Dayane e Rosalinda, che poi aggiunge: “L’amore vero, quello passionale, non ti fa controllare e non ti riesce a far fermare neanche davanti all’idea che tua figlia ti guardi, come ha detto ieri. È un po’ quello che è accaduto a Pierpaolo. Anche lui ha un figlio ma non mi pare che si sia fermato davanti a un amore”.

Commentando poi le altre vicende successe in questi cinque mesi nella casa si dichiara commossa per le parole dette da Gabriel Garko durante una sua ospitata al GF Vip, in cui ha parlato sia di Adua Del Vesco che Eva Grimaldi. Nonostante questo, Imma Battaglia non sembra essere convinta di alcune scelte fatte dal conduttore: “Una forzatura, un’esibizione continua di tutto quello che è un linguaggio, una cultura gay, nella comunicazione tra Zorzi e Signorini, ad esempio”.

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