Adriana Volpe torna sui social dopo l’addio al “Grande Fratello Vip” dovuto ad una grave emergenza familiare, la morte di Ernesto Parli, il padre del marito della showgirl. Stando alle notizie che si leggono in rete il suocero di Adriana era stato contagiato dal Coronavirus, contro cui ha combattuto strenuamente.
L‘improvvisa uscita di Adriana dalla casa di Cinecittà aveva messo in allarme molte persone, disorientati dalla frettolosa decisione della gieffina di interrompere il gioco per sistemare delle situazioni familiari che con tutta evidenza avevano in quel momento la massima priorità. A poche ore dall’uscita dell’ex co-conduttrice de “I Fatti Vostri” dal “Grande Fratello Vip” si è appreso il vero motivo che ha portato Adriana interrompere il suo percorso di gioco, cioè l’aggravamento delle condizioni del papà del marito della showgirl, che però non è riuscito a salvarsi.
Quando le è stato comunicato il peggioramento delle condizioni di salute del suocero, Adriana non c’ha pensato due volte a ritornare a casa dal marito Roberto Parli e dalla piccola Gisele. A distanza di poche ore dalla notizie del lutto che ha colpito la gieffina e la sua famiglia, Adriana ha deciso di affidare il suo dolore ad un post su Instagram, dove ha ringraziato tutti coloro che le hanno attestato affetto e sostegno in un momento di grande dolore.
Queste le parole della Volpe: “In questo momento è veramente difficile per me trovare parole per esprimere ciò che ho dentro il cuore“, per poi aggiungere “Ma è proprio da lì che parte il mio immenso grazie per tutto il calore, l’affetto la solidarietà che mi state dimostrando“. La showgirl ha proseguito accennando poi alla grave situazione che sta vivendo il mondo a causa del Coronavirus, in tal senso le sue parole: “Il nostro mondo è in ginocchio, ma dobbiamo essere fermamente convinti che andrà tutto bene“.
Quindi ha concluso facendo un appello molto toccante: “Vi chiedo una preghiera per la mia famiglia“. Ernesto Parli, il suocero di Adriana, aveva 76 anni ed era noto nel mondo del calcio poiché per stato a capo della società calcistica del Chiasso tra gli anni ‘70 e gli ‘80, portando la squadra in Serie A.