Affrontati i problemi del Giugno 2017, relativi ad haters 2.0 e review bombing, Steam – la piattaforma videoludica di Valve – ha iniziato il suo rilancio in grande stile, prima con Steam Link, e poi con Steam Play: scopriamo di cosa si tratta.
“Steam Link” è un’applicazione concepita sia per device Apple (da iOS 10 su iPhone e iPad, e da tvOS 10.3 su Apple TV) che Android (dalla Lollipop 5.0 in avanti), concepita per consentire all’utente di giocare in streaming – da tali piattaforme – ai titoli della propria libreria Steam. In relazione ad Android, ma eguali cautele valgono anche per il mondo della mela morsicata, occorre sintonizzare lo smartphone sulla banda da 5.0 GHz del Wi-Fi domestico ed usare l’app non troppo lontana dal PC mentre, nel caso delle Android TV, sia queste ultime che il terminale di gioco vanno collegati al router tramite il cavo Ethernet-Lan.
Oltre a Steam Link, ormai in rodaggio dal Maggio Scorso, Steam ha avviato il progetto “Steam Play” che, trapelato tramite il portale GitHub, permette agli utenti del sistema operativo SteamOS, basato su Linux (Ubuntu) ed adottato sulle Steam Machine, di giocare anche ai titoli (molto più numerosi) prodotti nativamente per l’ambiente Windows.
Tale strumento, basato su un tool di compatibilità molto più avanzato del semplice Wine (sfruttato per far girare i programmi di produttività), in quanto capace di gestire – specie sui device con schede grafiche Nvidia – anche le principali librerie (es. DirectX) adibite al gaming, nelle scorse ore, ha inglobato – nella libreria Steam per Linux – qualcosa come 1.000 giochi Windows in un colpo solo, gran parte dei quali (es. Dark Souls I, II, e III, Batman: Arkham Origins, Cuphead, BioShock Remastered, e The Witcher 3) giudicati completamente stabili.
Ovviamente, il progetto Steam Play è ancora in fase embrionale ma, con una tale velocità di assortimento (una settimana fa i titoli erano zero), il regno di Windows sul mondo dei gaming PC potrebbe subire un duro contraccolpo.