Video dall’India, ragazza pesta stalker: “E ora baciami i piedi”

Sanjana ha reagito ad insulti e molestie da parte del suo stalker trascinandolo davanti alla polizia, per poi picchiarlo ed umiliarlo con la complicità degli agenti. Ma i genitori ora temono ripercussioni, e chiedono ai poliziotti: "Proteggete nostra figlia"

Video dall’India, ragazza pesta stalker: “E ora baciami i piedi”

Clamoroso quanto accaduto in India, una delle capitali mondiali dello stupro: una studentessa è stata insultata e molestata da un uomo, mentre procedeva lungo la strada sulla sua bicicletta. Ma anziché fuggire o mostrare paura, la giovane ha reagito in maniera straordinaria, trascinando il proprio aggressore presso la vicina centrale di polizia. Ed una volta lì, l’ira della ragazza è esplosa in tutta la sua furia: incoraggiata dagli stessi agenti, ha malmenato lo stalker che l’aveva importunata, prendendolo prima a sberle, poi a ginocchiate ed infine picchiandolo con una scarpa.

L’uomo, che si è mostrato remissivo per tutta la durata della severa lezione impartitagli, ha poi dovuto l’umiliazione finale da parte della giovane: “Adesso baciami i piedi”. Sotto gli sguardi dei poliziotti, che non aspettavano altro che una reazione sbagliata per offrirgli un trattamento ancora peggiore, il molestatore non ha potuto fare altro che chinarsi e soddisfare le richieste della ragazza.

Il fatto è accaduto lo scorso lunedì nella città di Pilibhit, situata nello Stato dell’Uttar Pradesh (India settentrionale), ed il pestaggio è stato filmato dagli stessi agenti di polizia. Il video è stato caricato quindi su YouTube, ed è subito diventato virale. E Sanjana, questo il nome della coraggiosa studentessa, è già divenuta un idolo per le migliaia di donne stuprate ogni anno in India.

“Mi avrebbe seguita fino a scuola-ha poi affermato la giovane, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente NDTVcose del genere non dovrebbero succedere mai a nessuno. Ho voluto dargli una lezione”. Ora però la famiglia di Sanjana è spaventata, ed ha chiesto alla polizia di tenere la figlia sotto controllo, per paura di ripercussioni da parte del molestatore o dei suoi parenti.

In India la violenza sulle donne è all’ordine del giorno: basti pensare che stando alle statistiche dell’Ufficio Nazionale di Registrazione dei Reati indiano (NCRB), nel Paese avvengono più di 100 stupri al giorno; e queste cifre si rifanno unicamente a quelli regolarmente denunciati. Ma dato che le vittime di stupro vengono spesso colpevolizzate, se non addirittura uccise per aver rivelato l’accaduto, è più che plausibile supporre che i numeri reali siano drammaticamente superiori.

Solo ieri, in India, una 40enne è morta dopo essere stata stuprata, seviziata ed infine bruciata viva da due poliziotti, dopo che si era rifiutata di pagare loro una mazzetta da 100.000 rupie per ottenere la scarcerazione del marito.

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