Alla vittoria di Donald Trump c’è chi ha pianto ma c’è pure chi ha sorriso e che ha gioito per la salita al potere del magnate. In particolare un post è stato pubblicato su Facebook da parte di una funzionaria locale che esprime la sua felicità per la vittoria di Trump con discorsi razzisti specialmente contro a Michelle Obama. La funzionaria Pamela Ramsey Taylor ha scritto nel suo post: “Sarà rigenerante avere alla Casa Bianca una first lady degna, bella e di classe. Sono stufa di vedere una scimmia coi tacchi”.
Il post si riferiva al passaggio più che tra una first lady democratica ad una first lady repubblicana a quello tra una donna nera come Michelle Obama ad una donna bianca come Melania Trump.
La situazione degenera quando la sindaca di Clay Beverly Whaling commenta il post scrivendo: “Hai reso migliore la mia giornata Pam”.
Ovviamente il post è stato cancellato dal social e l’ex funzionaria di assistenza agli anziani Taylor è stata rimossa dal suo incarico, mentre la sindaca si è dimessa. Anzi, più che dimessa è stata costretta a dimettersi perché in poche ore è stata creata una petizione online che ha riscosso ben 160 mila firme per la dimissione di Beverly Whaling.
L’ex sindaca ha dichiarato che il suo commento al post “non voleva essere assolutamente razzista”, ma a quanto pare non erano d’accordo tutte quelle persone che hanno firmato contro di lei.
Il post successivamente è stato commentato da Jason Hubbard, componente del consiglio comunale, che definisce il post “orribile” e specificando che ” l’intolleranza razziale non fa parte di questa comunità ” e si è scusato a nome della sua comunità per il messaggio contro Michelle Obama.
Intanto la funzionaria Pamela Ramsey Taylor ha espresso la sua idea ai media locali dicendo: “Il mio post su Facebook può essere interpretato come razzista, ma non voleva esserlo in nessun modo e chi mi conosce lo sa. Ho espresso un parere personale sul fascino, non sul colore della pelle di una persona”.