A soli 11 giorni dalla morte di Walter Scott, l’afroamericano ucciso il 4 aprile dall’agente di polizia bianco Michael T.Slager, ancora un assassinio compiuto dagli agenti della polizia statunitense. È Frank Ernest Shepherd l’ultima vittima dell’inspiegabile ondata di violenza che, già da diversi mesi, vede ragazzi e uomini afroamericani giustiziati barbaramente da agenti bianchi della polizia locale. L’uomo, un barbiere di 41 anni padre di tre figli, era stato visto guidare la sua Chrysler 300 blu in modo irregolare verso le 10.30 di mattina e gli agenti avevano quindi cercato di fermarlo. Quando la macchina della polizia si è avvicinata a quella del signor Shepherd, però, l’uomo ha premuto sull’acceleratore dando il via ad un lungo inseguimento ad alta velocità per le strade di Houston.
L’inseguimento dell’uomo si è concluso dopo ben 20 minuti quando la sua auto si è schiantata contro altri due veicoli che stavano attraversando lo stesso incrocio, ed è stato ripreso da un elicottero della televisione che sorvolava il luogo e trasmetteva le immagini in diretta tv. Gli operatori a bordo del velivolo sicuramente non si aspettavano che sarebbe successo quello che è accaduto pochi istanti dopo, così come non potevano immaginarselo neanche i familiari di Frank Ernest Shepherd che in quel momento stavano seguendo quella diretta senza sapere che in quella macchina blu ci fosse un membro della loro famiglia. “Stavo guardando la tv e mi chiedevo perché quell’uomo stesse scappando dalla legge” – ha detto lo zio della vittima, che ha proseguito – “pochi minuti dopo è arrivata la chiamata di mia sorella che, in lacrime, urlava che avevano ucciso suo figlio e che aveva assistito al suo omicidio in diretta televisiva“.
Dopo lo scontro con gli altri due veicoli Shepherd è sceso dalla sua auto e gli agenti – R.Gonzalez e L.Ingle, entrambi nella polizia da 6 anni – gli hanno intimato di alzare le mani. Quando agli agenti è sembrato che l’uomo si stesse riavvicinando all’auto, entrambi hanno aperto il fuoco sparando più di 10 colpi. Una volta ispezionata l’auto della vittima gli agenti non non hanno trovato nessun’arma che appartenesse all’uomo, che è stato quindi ucciso benché disarmato – e quindi del tutto inoffensivo per i due poliziotti -, ennesima vittima di quest’ondata di violenza che sembra essere destinata a non fermarsi più.