Un dipendente della Kellogg Company urina su un nastro trasportatore

Siamo costantemente nelle mani delle multinazionali che ci propinano cibi che noi crediamo 'salutari' ma che, a quanto pare, possono venire contaminati in qualsiasi momento della catena di produzione senza che nessuno se ne accorga. A parte alcuni casi...

Un dipendente della Kellogg Company urina su un nastro trasportatore

Sembra proprio che le grandi case produttrici di beni di consumo quotidiano, come i cereali che in molti di noi consumano ogni mattina, soprattutto i nostri bambini, non siano poi i luoghi così puliti e controllati come ci vogliono far credere. A far discutere è un video che sta impazzando sul web, in special modo sui social network, che vede un dipendente di una nota marca, la Kellogg Company, mentre viene meno ai suoi doveri e fa davvero un brutto scherzo ai consumatori.

Infatti, l’uomo protagonista della vicenda ha caricato su YouTube un video che lo ritrae mentre urina su un nastro trasportatore della fabbrica di Menphis, nel Tennessee, di proprietà della Kellogg Company. Questo video, di certo non adatto ai più sensibili, mette a nudo una delle più grosse deficienze nel campo dell’alimentazione industriale: la mancanza di controllo.

Il video risale al 2014, quindi i cereali che sono passati su quel nastro trasportatore e quindi contaminati dall’urina di quell’uomo senza scrupoli, sono stati già consumati dagli affezionati del noto marchio americano. L’azienda ha comunque reso noto una dichiarazione con la quale ammettono di essere particolarmente scioccati dall’accaduto e che è in corso un’indagine per scoprire il responsabile di ciò. Al comunicato seguono le scuse sentite dell’azienda e la promessa di controlli più assennati.

Quello che, però, evince da questo video è che ormai siamo alla mercè di chiunque lavori in queste fabbriche. Soltanto nell’ultimo mese siamo stati bombardati da informazioni riguardanti le pecche delle varie catene di produzione, a partire dai pezzi di plastica trovati nei Mars o il diserbante nella birra, non sappiamo davvero quello che ingeriamo finchè non accade qualcosa che ci fa pentire di aver mangiato alimenti industriali.

In tutto il mondo si moltiplicano, nelle grandi imprese e industrie, i protocolli di sicurezza ed i controlli medici: basterà questo a far ritornare la fiducia dei consumatori oppure arriveranno nuovi ‘terroristi alimentari’ a creare nuovi scompigli? In molti si augurano che le compagnie garantiscano e certifichino qualsiasi prodotto arrivi sulle nostre tavole, in modo da poter essere tutelati da queste persone che riescono, sempre, a mettere in crisi interi settori alimentari.

Continua a leggere su Fidelity News