Turchia, la 19enne Mutlu Kaya si è svegliata dal coma

Dopo 12 giorni passati a combattere tra la vita e la morte la giovane è finalmente fuori pericolo. A spararle è stato il fidanzato, contrario alla partecipazione della ragazza al talent show

Turchia, la 19enne Mutlu Kaya si è svegliata dal coma

Sono passati 12 giorni da quando Mutlu Kaya, la ragazza turca 19enne “colpevole” di aver partecipato ad un talent show a braccia scoperte, era andata in coma dopo aver ricevuto un proiettile alla testa. Dopo quasi due settimane passate a combattere tra la vita e la morte la giovane si è risvegliata dal coma e, quando si sarà ripresa, dovrà affrontare una realtà durissima. A spararle il 17 maggio, infatti, è stato il suo ex fidanzato, Veysi Ercan, contrario alla partecipazione della ragazza al talent show turco “Sesi ok guzel” (La voce è molto bella), a cui Mutlu si era iscritta per inseguire il suo sogno di diventare una cantante.

Durante le preselezioni, Mutlu aveva rapito con la sua voce la cantante turca Sibel Can, uno dei membri della giuria del programma, la quale era volata fino a Diyarbakir per raggiungere la ragazza presso la mensa dove lavorava e convincere la sua famiglia a farla esibire. Dopo che l’esibizione di Mutlu era andata in onda verso metà aprile, la ragazza aveva ricevuto minacce da parte del suo fidanzato e di altri membri della famiglia, fatto che aveva reso noto anche ai responsabili dello show dicendo loro che “Quando hanno sentito che avrei partecipato, mi hanno detto che mi avrebbero uccisa. Ho paura”.

Durante le indagini avviate dopo la sparatoria che aveva ferito gravemente Mutlu mandandola in coma, gli inquirenti avevano trovato anche una denuncia fatta alcuni mesi prima dalla ragazza nei confronti dell’allora fidanzato Veysi Ercan, che a quanto pare l’aveva già minacciata di morte. Accusato dagli inquirenti, l’uomo si era difeso dicendo “Ero contrario alla sua partecipazione alla gara ma non le ho sparato. Io l’amo”. Le indagini, però, hanno permesso di stabilire che a sparare quei colpi è stato proprio lui.

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