Il bilancio delle vittime del terremoto in Indonesia di magnitudo 7.5 verificato questa mattina sta crescendo ora dopo ora. Il sisma, seguito da uno tsunami, con onde fino a 2 metri di altezza, ha devastato l’isola di Sulawesi.
Polemiche sull’allarme relativo all’arrivo dell’onda anomala era stato prima annunciato e poi cancellato. La mancanza di luce elettrica e l’interruzione della rete di comunicazione sta rendendo il compito dei soccorritori molto difficile, così come quantificare e aggiornare il bilancio dei danni e delle vittime.
Aggiornamenti dall’Indonesia
L’isola di Sulawesi, in Indonesia, è stata distrutta da un violento terremoto di magnitudo 7,5 seguito da un violento tsunami. Tantissimi edifici sono crollati e gli abitanti hanno cercato la salvezza fuggendo in luoghi sopraelevati.
Era stato dato un allarme tsunami poi revocato. Proprio in quel momento, l’onda anomala si è schiantata sulla città, provocando anche l’interruzione dell’energia elettrica.
In spiaggia, a Palu, in quel momento si stava tenendo una festa: tutti dispersi. Sempre nella cittadina indonesiana, il terremoto ha permesso la fuga da una prigione di centinaia di detenuti; le mura del carcere sono crollate. Il carcere ospitava oltre 560 persone e, dalle ultime indiscrezioni, almeno la metà di loro sono scappate.
L’aggiornamento sul numero dei decessi, salito a 384 solo nella città di Palu, è stato fornito da Sutopo Purwo Nugroho, portavoce della Protezione civile.
Da Donggala, a nord di Palu, non giungono notizie ma sono state accertate anche lì dei decessi; è lo stesso Sutopo Purwo Nugroho a confermare che sono partiti gli aiuti ma devono ancora arrivare sul luogo: «Non abbiamo ricevuto alcun aggiornamento da Donggala perchè la comunicazione è interrotta».
I cadaveri, ricoperti da un telo, sono stati diposti a terra vicino alla costa. I soccorsi avvengono in strada anche perchè gli ospedali non riescono a far fronte alla tragedia e ad accogliere tutti i feriti. Gli stessi abitanti si stanno mobilitando soccorrere e recuperare i cadaveri. Il presidente Joko Widodo ha annunciato la mobilitazione dell’esercito per contribuire ad aiutare la popolazione.