Sparatoria in caserma a Tunisi: si aggrava il bilancio dei morti

Si aggrava il bilancio dell'attentato alla caserma di Tunisi: 5 i morti, 13 i feriti. A compiere la strage è stato un militare in congedo. Le autorità tunisine assicurano che l'uomo non avesse alcun genere di legami con i terroristi

Sparatoria in caserma a Tunisi: si aggrava il bilancio dei morti

Si aggrava pesantemente il bilancio della strage compiuta da un militare in congedo presso una caserma di Tunisi: le prime stime, annunciate dal Ministero della Difesa tunisino, parlavano infatti di un morto (un colonnello) e di nove feriti. Ma ulteriori aggiornamenti hanno ampliato il conteggio dei morti, che si è per ora fermato a cinque persone. Risulta essersi aggravato anche conto dei feriti: dai 9 annunciati inizialmente, si è arrivati a 13 militari rimasti feriti nel corso dell’attacco.

Tutto è cominciato quando un soldato in congedo si è avvicinato alla base militare di Bouchoucha, aprendo il fuoco e scatenando una violenta sparatoria che ha quindi coinvolti non 10, bensì 18 persone; che salgono a 19 se si include nel conteggio anche l’attentatore, morto suicida secondo le fonti provenienti dalla Tunisia. L’uomo non avrebbe comunque alcun genere di legame con i terroristi islamici: fonti dell’esercito hanno infatti ribadito che non esistono associazioni tra l’autore della strage e cellule dell’Isis, o di altre organizzazioni terroristiche.

Alla luce delle nuove rivelazioni provenienti da Tunisi, risulta più chiara anche la dinamica dell’accaduto: l’attentatore, un militare in congedo, avrebbe approfittato del suo status per avvicinare un commilitone, riuscendo poi a sottrargli l’arma, sebbene non sia ancora chiaro se sia accaduto con l’inganno o con la forza. L’uomo avrebbe poi utilizzato quella stessa arma per aprire il fuoco sui soldati, mietendo 5 vittime e ferendo altre 13 persone, per poi togliersi la vita.

La caserma di Bouchoucha, situata in una zona centrale di Tunisi, risulta essere particolarmente vicina sia alla sede del Parlamento, sia al Museo del Bardo, dove lo scorso 18 Marzo i terroristi dell’Isis compirono un attentato nel corso del quale morirono 24 persone, 21 delle quali erano turisti in visita al museo. Sebbene siano stati esclusi legami tra l’attentatore e le cellule terroristiche, questa vicenda è stata un altro campanello d’allarme per la Tunisia, sempre più attenta in materia di prevenzione di attacchi. Due elicotteri sono ora impegnati in ricognizione nell’area interessata, mentre la polizia ha intensificato i controlli lungo la strada che collega la caserma di Bouchoucha al Museo del Bardo.

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