Constance Marten, 37 anni, aristocratica britannica, e il suo compagno Mark Gordon, 51 anni, sono stati condannati oggi nel Regno Unito per infanticidio colposo e grave negligenza. Il caso riguarda la tragica sorte della loro figlia Victoria, neonata di appena tre mesi, trovata priva di vita in un’area boschiva nei pressi di Brighton nel marzo 2023, al termine di una lunga caccia all’uomo durata due settimane e seguita con forte coinvolgimento da parte dell’opinione pubblica britannica.
La coppia si era resa irreperibile a seguito di una tardiva denuncia di scomparsa, dando il via a una complessa ricerca da parte della polizia, che ha monitorato ogni loro spostamento nel tentativo di localizzare la bambina. I due avevano scelto di vivere ai margini, tra rifugi improvvisati e spostamenti continui, tenendosi lontani dalle autorità anche quando la situazione della neonata si era fatta critica.
Quando il corpo della piccola Victoria è stato ritrovato, i sospetti si sono rapidamente concentrati sulla condotta della coppia, accusata di non aver cercato aiuto tempestivamente e di aver nascosto le condizioni reali della figlia. Il primo processo, conclusosi un anno fa presso la corte londinese di Old Bailey, non aveva portato a una decisione univoca su tutti i capi d’imputazione a causa del disaccordo tra i membri della giuria.
Tuttavia, le posizioni comuni emerse riguardo all’occultamento del parto e all’ostruzione della giustizia avevano spinto gli inquirenti a richiedere un nuovo processo, accolto dalla magistratura. Il secondo dibattimento si è concluso ora con un verdetto di colpevolezza su tutta la linea, pronunciato da una giuria unanime dopo 72 ore di camera di consiglio. Durante il processo, Constance Marten ha deciso di prendere la parola in aula, negando di aver mai voluto arrecare danno alla figlia e dichiarando di aver sempre cercato di proteggerla.
Tuttavia, la sua testimonianza è apparsa contraddittoria, in particolare per quanto riguarda la scelta di non comunicare immediatamente il luogo dove il corpo della neonata era stato nascosto.Le autorità hanno messo in discussione l’intera condotta della coppia, facendo emergere una relazione segnata da scelte estreme e da uno stile di vita instabile. La figura della donna, appartenente a una delle famiglie nobiliari storiche del Regno Unito, è stata spesso descritta dai media come irrequieta e distante dalle aspettative legate al suo contesto d’origine. Diseredata dai genitori dopo la decisione di condurre un’esistenza ai margini, si era unita a Gordon, che in passato aveva scontato una lunga pena detentiva negli Stati Uniti per reati gravi.