Salman bin Abdulaziz al Saud, Re dell’Arabia Saudita, non sarà presente al summit di Camp David organizzato dagli Stati Uniti e previsto per il prossimo giovedì 14 Maggio. A riferirlo sono alcuni dei maggiori quotidiani nazionali ed internazionali, citando direttamente il Ministro degli Esteri saudita Adel al-Jubeir. Adel al-Jubeir ha spiegato come Abdulaziz al Saud abbia deciso di rifiutare la proposta di Barack Obama non per capriccio, o per via di una qualche ripicca, ma semplicemente perché la data coincide con la tregua di 5 giorni proposta-ed ottenuta-dall’Arabia Saudita nello Yemen.
Dal 26 Marzo infatti l’Arabia Saudita guida la Coalizione dei Paesi arabi che si sono impegnati a contrastare l’avanzata degli Houthi, i fanatici sciiti, in territorio yemenita. Gli Houthi sono riusciti a far capitolare Sana’a grazie ad un clamoroso colpo di Stato, e hanno poi diretto le loro attenzioni verso Aden, roccaforte della resistenza del governo deposto sin dalla caduta della capitale. Ma proprio negli ultimi giorni è arrivata la proposta di una tregua da parte dei sauditi, poi accettata anche dagli Houthi, allo scopo di far cessare momentaneamente le ostilità.
Visti gli impegni di Salman bin Abdulaziz al Saud, il re dell’Arabia Saudita ha dunque deciso di delegare i compiti d’ambasciata a Mohammed bin Nayef, principe ereditario nonché Ministro dell’Interno, e Mohammed bin Salman principe ereditario e Ministro della Difesa. Nel frattempo la Casa Bianca si è già affrettata a smentire ufficialmente qualsiasi dubbio riguardante un principio di frattura tra Stati Uniti ed Arabia Saudita, poiché da quand’è trapelata la notizia vi sono già state diverse testate che hanno insinuato un raffreddamento dei rapporti tra i due Stati.
Tra queste c’è il New York Times, che ha sottolineato come la mancata presenza di Abdulaziz al Saud possa essere “Un segnale del continuo disappunto dell’Arabia Saudita nei confronti delle relazioni tra Stati Uniti e Iran, suo avversario regionale”. Proprio in questi mesi gli USA stanno infatti discutendo con l’Iran riguardo al suo programma nucleare, ed i negoziati sono tuttora aperti; parallelamente però, l’Iran è in aperto contrasto con l’Arabia Saudita, e non ha mai nascosto di aver finanziato e fornito aiuti ed armi ai ribelli Houthi, in quanto sciiti anch’essi.