Raid di Polizia a Rio: oltre 130 persone perdono la vita nell’operazione più letale del Brasile

Un massiccio intervento contro il Comando Vermelho ha causato più di 130 decessi e 81 arresti, suscitando critiche internazionali e sollevando dubbi sulle strategie di sicurezza nelle favelas di Rio.

Raid di Polizia a Rio: oltre 130 persone perdono la vita nell’operazione più letale del Brasile

Una massiccia operazione di polizia a Rio de Janeiro ha segnato un capitolo critico nella storia della sicurezza urbana brasiliana, con un bilancio di almeno 132 persone decedute, rendendo il raid il più letale mai registrato nel Paese. L’operazione, condotta contro il Comando Vermelho, la g@ng più potente e radicata nelle favelas, ha visto la partecipazione di circa 2.500 agenti tra polizia locale e unità speciali.

La violenz@ del raid ha suscitato condanne a livello internazionale e acceso un acceso dibattito sul rapporto tra crimin@lità organizzata e uso della forza da parte delle forze dell’ordine. L’intervento, avvenuto tra le favelas di Alemão e Penha, era inizialmente stimato con 64 vittime, ma solo dopo ore di ricerca e recupero dei c@daveri nelle aree boschive circostanti il bilancio è salito a oltre 130.

I residenti, scossi e in lutto, hanno contribuito a trasportare i corpi su camion, sistemandoli temporaneamente nella piazza centrale di Penha per consentire alle famiglie di identificare i propri cari. L’ufficio del difensore pubblico di Rio ha confermato che si tratta di una delle operazioni più de@stanti nella storia recente del Paese, mettendo in evidenza la complessità del contrasto alla crimin@lità in contesti urbani densamente popolati. L’operazione è stata definita “in stile militare”, con l’impiego di veicoli blindati e tattiche coordinate, mentre i membri della g@ng hanno reagito con colpi d’arm@ da fuoco, barricate incendiate e persino droni equipaggiati con esplosivi.

Il governatore di Rio, Claudio Castro, ha descritto il raid come una risposta necessaria al “narcoterrorismo” e ha difeso l’azione sostenendo che la g@ng rappresentava una minacci@ organizzata e altamente pericolosa. Sono stati effettuati 81 arresti e sequestrati 93 fucili e oltre mezza tonnellata di drog@. Purtroppo, anche quattro agenti hanno perso la vita negli scontri, aumentando la gravità della vicenda.

La tempistica dell’operazione ha suscitato ulteriori polemiche: la città di Rio si prepara ad ospitare importanti eventi internazionali sul clima, tra cui la cerimonia dell’Earthshot Prize e il C40 World Mayors Summit, eventi che avrebbero dovuto mettere in luce l’immagine internazionale della città. La comunità internazionale, comprese le Nazioni Unite, ha definito l’operazione “terrificante” e ha chiesto indagini rapide, evidenziando come tali raid possano rafforzare una tendenza di violenz@ estrema nelle favelas e nelle comunità emarginate.

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, secondo quanto riportato dai media, sarebbe rimasto “inorridito” dal numero di vittime, sottolineando la mancanza di coordinamento tra le autorità federali e locali nella pianificazione di un’operazione di tale portata. La vicenda riporta al centro del dibattito temi cruciali per il Brasile: la sicurezza urbana, l’uso della forza da parte della polizia, la protezione dei diritti dei cittadini e la capacità dello Stato di affrontare la crimin@lità organizzata senza compromettere la vita dei residenti.

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