Nuove ombre sulla morte di Maradona: "Era caduto battendo la testa, non lo hanno soccorso"

Stando a quanto rivelato ai media da Rodolfo Baqué, l'avvocato di Gisela Madrid, l’infermiera che si occupava di Diego Armando Maradona, una settimana prima di morire il campione sarebbe caduto in casa

Nuove ombre sulla morte di Maradona: "Era caduto battendo la testa, non lo hanno soccorso"

Sono davvero gravissime le affermazioni di Rodolfo Baqué, l’avvocato dell’infermiera che si occupava di Maradona, a proposito degli ultimi giorni di vita del Pibe de Oro.

Se infatti dovessero rivelarsi fondate, si aggraverebbe ulteriormente la posizione di Leopoldo Luque, medico personale di Diego Armando Maradona, nei confronti del quale la giustizia argentina ha già aperto un’indagine, ordinando la perquisizione dell’abitazione e dell’ambulatorio.

Ombre sulla morte di Maradona: la botta in testa e il mancato trasporto in ospedale

Rodolfo Baqué è l’avvocato di Gisela Madrid, l’infermiera che si occupava ufficialmente di Maradona ma che, secondo il suo legale, l’avrebbe visto una volta appena, ovvero il giorno in cui è arrivata nella casa di Tigre dove l’ex calciatore e allenatore stava trascorrendo la convalescenza dopo la recente operazione al cervello. Successivamente, ha spiegato Baqué, la donna sarebbe stata licenziata senza aver l’opportunità di intervenire in alcun modo, se non per passare gli psicofarmaci di cui l’uomo aveva bisogno alla sua assistente.

In quelle occasioni, Gisela rimaneva sulla porta della camera a controllare, ma nulla di più. Non solo, perché a difesa della posizione dell’infermiera, Baqué ha aggiunto una nuova inquietante informazione: secondo il legale, lo scorso 18 novembre, ovvero esattamente una settimana esatta prima della morte, avvenuta il 25 novembre, Maradona sarebbe caduto proprio nella sua casa di Tigre, sbattendo la testa.

Un incidente potenzialmente molto grave, soprattutto se si pensa che aveva da poco subito un delicato intervento al cervello. Ma la cosa che getta più ombre su tutta la vicenda è che a seguito di questo episodio, nessuno avrebbe soccorso il campione, né si sarebbe premurato di portarlo in ospedale al fine di effettuare i controlli necessari e una Tac, che è indispensabile in questi casi.

A diffondere l’indiscrezione è stato il quotidiano argentino La Nacion, che ha riportato le parole esatte di Baqué, il quale ha anche specificato che cadendo Maradona avrebbe battuto il lato destro della testa, mentre l’operazione di alcune settimane prima riguardava un edema presente nella parte sinistra del cervello. “Maradona non era in grado di decidere da sé che cosa fare” ha concluso il legale dell’infermiera, “ed è rimasto chiuso nella sua stanza per ben tre giorni”.

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