New Shepard di Blue Origin ha concluso egregiamente la missione di prova MS-11

Lanciato alla volta della linea di Karmàn per oltrepassarla, il razzo vettore New Shepard ha accompagnato in suborbita la capsula abitabile della società statunitense Blue Origin.

New Shepard di Blue Origin ha concluso egregiamente la missione di prova MS-11

Blue Origin ha superato brillantemente la sua undicesima prova di volo, portando in orbita la capsula destinata al trasporto dei passeggeri nello spazio attraverso un bellissimo lancio del vettore New Shepard. Il volo è partito dal West Texas, dove la società di Seattle ha ubicato la piattaforma all’interno della propria struttura. Jeff Bezos, che intende trasportare i turisti in suborbita già a fine anno 2019, contende il podio della vittoria con la ricercata SpaceX di Elon Musk

NS-11 è stata la missione che ha trasportato la terza versione del razzo New Shepard ad un’altezza di circa 106 km dalla Terra, varcando ed oltrepassando la soglia che delinea il confine tra il nostro pianeta e lo spazio. Il lancio di prova è durato circa 11 minuti, tempo necessario al razzo riutilizzabile di sganciare la capsula abitabile e di tornare sulla piattaforma terrestre predefinita. Quest’ultima, invece, ha toccato terra con un atterraggio morbido attraverso l’ausilio di enormi paracaduti.

Il volo suborbitale consiste nel superamento dei 100 mt dall’altezza del mare, punto in cui la velocità di un dato velivolo aumenta notevolmente rispetto ad un normale volo in orbita effettuato nell’ambito dell’atmosfera terrestre. 

New Shepard ha lanciato nello spazio 38 payload, al fine di svolgere esperimenti in microgravità in ambito medico, artistico e robotico. La società del fondatore di Amazon è in accordo con la Nasa dal 2009, con l’obiettivo principale di sperimentare a grandi linee lo sviluppo delle tecnologie necessarie per trasportare gli umani oltre i nostri confini. Il LAS, ad esempio, è un sistema ideato da Blue Origin volto a salvare l’equipaggio della capsula nell’eventualità di un grave disservizio al vettore. 

Anche la missione precedente di Blue Origin, effettuatasi verso fine gennaio di quest’anno, ha confermato che i traguardi della società possono essere presto raggiunti, svelando al pubblico dello spazio il superamento di nuove agognate frontiere. Presto sarà possibile viaggiare in suborbita per circa 10 minuti, permettendo all’uomo di guardare il pianeta Terra da una diversa, e sicuramente sensazionale, prospettiva. L’unico inconveniente riguarda il costo del biglietto, che si stima attorno ai 300 mila dollari a volo, un prezzo riservato ovviamente a poche persone.

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