L’equipaggio dell’aereo schiantatosi in Iran non ha mai chiesto aiuto alla radio e stava cercando di tornare indietro prima di precipitare causando la morte di passeggeri ed equipaggio. L’Iran conferma di non voler consegnare le scatole nere alla Boeing e il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj si è impegnato a scoprire il vero motivo della tragedia promettendo un’inchiesta parallela.
Secondo il rapporto iraniano, un’improvvisa emergenza ha colpito il Boeing 737, ma non è stata fornita una spiegazione dettagliata dei veri motivi del disastro che è costato la vita a 176 persone. Nello spettro della guerra USA-Iran, il caso del Boeing ucraino pare un mistero lungo da svelare e forti dubbi salgono dal fatto che l’incidente sia avvenuto negli stessi giorni dell’attacco iraniano alle basi americane in Iraq.
Un altro famoso sito, Flightradar24, dove è possibile visionare in “real time” le rotte di ogni aereo in viaggio, ha fornito informazioni importanti sulla visibilità e le condizioni meteo la mattina dell’incidente, indicate come ottimali. I piloti erano inoltre considerati molto esperti. Le domande che sorgono sono quindi molteplici e necessarie.
L’equipaggio di un altro volo di passaggio ha testimoniato di aver visto l’aereo in fiamme prima di schiantarsi ed esplodere, probabilmente a causa dei serbatoi pieni. Le scatole nere contenenti dati e comunicazioni nella cabina di pilotaggio dell’aereo erano state recuperate, sebbene danneggiate.
L’analisi del volo, che è possibile trovare con una ricerca online, ha mostrato che l’aereo è salito normalmente sino a circa 8.000 piedi per poi perdere contatto. Questo fatto inusuale dimostra che è accaduto qualcosa di tragico all’improvviso, per cui l’ipotesi del motore in avaria è ancora tutta da confermare.
Questo caso rimanda a un’altra terribile tragedia, quella del volo Malaysia Airlines abbattuto nel luglio del 2014 mentre sorvolava l’Ucraina. Oggi come allora, c’erano delle forti tensioni tra due Paesi e la tragedia causò un grande caso mediatico e alcune domande sono ancora in attesa di una risposta certa.