Sempre più persone nel mondo si stanno dichiarando a favore dei matrimoni gay: dopo il referendum che ha rivoluzionato l’Irlanda, legalizzando le nozze omosessuali per la prima volta nella storia della nazione, è arrivato il turno di un altro Paese anglofono sancire la propria tendenza al “Sì”; stiamo parlando degli Stati Uniti d’America. La tendenza ad accettare il diritto ad avere una famiglia per gli omosessuali è cosa recente anche negli States, poiché solamente cinque anni fa la maggior parte degli americani si era detta ancora contraria alla possibilità di legalizzare i matrimoni gay.
Un recente sondaggio dell’istituto Pew ha ribaltato la precedente tendenza al “No”, dimostrando che circa il 57% degli statunitensi, ad oggi, si esprimerebbe a favore dei matrimoni gay. L’istituto di ricerca ha reso noto che si tratta della percentuale di consensi più alta mai fatta registrare in un sondaggio su questo tema. Tra le maggiori sorprese, l’apertura dei repubblicani verso la possibilità dei omosessuali di convolare a nozze: se nel 2005 la percentuale di favorevoli era del 19%, ora si è assestata al 34%.
Molta più apertura sul tema traspare comunque da democratici ed indipendenti, i quali hanno fatto registrare una media di consenso del 65%. Si tratta di una rivoluzione culturale guidata prevalentemente dalle nuove generazioni: il Pew ha infatti sottolineato come la percentuale di teenager favorevoli ai matrimoni gay si assesti al 73%, e che la tendenza ad accettare le unioni tra omosessuali diminuisca con l’aumentare dell’età dell’intervistato.
Insomma, i vecchi nostalgici hanno dimostrato un’apertura mentale minore rispetto ai ragazzi: questioni fisiologiche, nulla di nuovo in realtà. Anche tra i cattolici la percentuale di favorevoli è piuttosto alta (56%), mentre i protestanti dicono “Sì” al 61%. Addirittura l’85% di chi dichiara di non essere seguace di alcuna religione si è espresso a favore dei matrimoni gay, e gli unici irriducibili tra i religiosi risultano essere gli evangelisti: tra i “fondamentalisti della Bibbia”, essere gay rimane un peccato inaccettabile per il 73% di loro.