Non si placa la querelle tra Johnny Depp ed il governo australiano. La vicenda si è anzi recentemente arricchita di una nuova, clamorosa rivelazione: il celebre attore statunitense rischierebbe infatti una pena detentiva fino a 10 anni di reclusione nelle carceri dell’Australia, a causa dell’infrazione commessa lo scorso Maggio, in occasione del suo ritorno sulla Golden Coast per le riprese dell’ultimo film della saga “I Pirati dei Caraibi”. Il divo di Hollywood aveva infatti introdotto i propri cani, due Yorkshire Terrier, all’interno del territorio australiano per accompagnarlo durante la lavorazione della pellicola.
Peccato che Depp abbia sorvolato-fisicamente e concettualmente-la rigidissima dogana australiana, omettendo di denunciare l’arrivo dei due animali al suo arrivo nel Queensland. Uno sgarbo insopportabile per il governo dell’Australia, un Paese particolarmente attento ai controlli alla dogana, anche per quel che concerne le bestie domestiche. Trasportando i due cani all’interno del suo jet privato, e mancando quindi di farli passare per la necessaria quarantena, Johnny Depp commise un reato perseguibile penalmente, a tal punto che il Ministro dell’Agricoltura l0cale minacciò: “Rimpatriali entro 3 giorni, o li sopprimeremo”.
Uno scioccato Depp si era immediatamente adoperato per far ricondurre le simpatiche bestiole, Boo e Pistol, al sicuro in patria. Ma ciò non è bastato al governo australiano che, dopo aver cacciato i cani dell’attore, ha mantenuto comunque aperto il procedimento penale nei suoi confronti. La notizia è stata lanciata lo scorso 25 Maggio dal quotidiano britannico The Guardian, che ha riportato come Johnny Depp rischi ora un provvedimento fino a 10 anni di carcere, o una multa di 340.000 dollari australiani, se il tribunale dovesse ritenerlo colpevole dei reati a lui ascritti.
Anche il pilota del jet privato della star hollywoodiana è finito sotto processo: la pena detentiva massima per lui sarà invece di due anni, e gli stessi funzionari australiani si sono espressi in merito al caso in questione definendolo “Molto grave”.