“Hai 72 ore per portare i tuoi cani fuori dal nostro Paese, o verranno soppressi”. E’ questo il monito dell’Australia a Johnny Depp, colpevole di aver trasportato all’interno del territorio australiano i suoi due cani, Boo e Pistol, facendoli entrare illegalmente senza farli sottoporre ai dovuti controlli previsti per legge. L’Australia è infatti una nazione che non fa favoritismi d’alcun genere, e tende a far rispettare le regole a chiunque, in maniera peraltro piuttosto severa. Ed il famoso attore, se non ne era ancora al corrente, lo sta sperimentando direttamente sulla prorpia pelle.
La questione è semplice: Depp si è recato nel Queensland per le riprese del nuovo capitolo della fortunatissima saga cinematografica “I Pirati dei Caraibi”, che lo vede protagonista nei panni del capitano Jack Sparrow. Peccato che nel viaggiare verso la sua meta, l’attore avesse trasportato entrambi gli animali a bordo del suo jet privato, segna segnalarli alle autorità competenti australiane. Un affronto che queste ultime non hanno affatto gradito, anzi: il Ministro dell’Agricoltura di Cranberra ha utilizzato toni pesantissimi.
“Se inziassimo a lasciare entrare nel nostro Paese stelle del cinema, anche fossero gli uomini più sexy del mondo, allora perché non dovremmo poi chiudere un occhio anche per gli altri?”. Un ragionamento che non fa una grinza quello del ministro Barnaby Joyce, il quale ha quindi avvertito apertamente Johnny Depp: i due Yorkshire terrier dovranno tornarsene al di fuori dei confini del Paese entro 3 giorni, pena la morte.
Potrà forse sembrare eccessivo, ma l’Australia ha come già detto regole molto precise, anche per quel che concerne il controllo delle malattie all’interno del territorio. Sono infatti severissime le disposizioni riguardo alla quarantena preventiva, allo scopo di evitare il diffondersi nel Paese di patologie come la rabbia. Per questa ragione, se s’intende trasportare un animale all’interno dei confini australiani sono necessari un permesso, ed un periodo di almeno 10 giorni di quarantena ed osservazione da parte degli organi competenti.