Una bruttissima notizia si abbatte oggi sull’imprenditoria internazionale: si è spento all’età di 91 anni Ingvar Kamprad, l’imprenditore conosciuto in tutto il mondo per aver fondato a soli 17 anni di età l’impero economico Ikea, con vari centri di vendita in tutti i paesi del mondo.
Creata oltre 74 anni fa, scelse il nome addizionando alle sue iniziali (IK) le prime lettere della fattoria di famiglia dove era cresciuto (Elmtaryd) e del paese natio (Agunnaryd). Anche nello scegliere i nomi dei mobili, Ingvar era alquanto creativo.
Oggi, il suo gruppo annovera più di 190 mila dipendenti e un giro d’affari annuale di 38 miliardi di euro, considerando anche che – solo nell’esercizio 2015/2016 – si sono registrati utili per 4,2 miliardi consacrando il suo fondatore come uno degli uomini più ricchi del pianeta, con un patrimonio stimato di 33 miliardi di dollari.
Nonostante fosse tra gli uomini più ricchi del pianeta, Kamprad ha sempre condotto un’esistenza misera fin da piccolo, quando per portare a casa qualche spicciolo si impegnava a svolgere lavori umilissimi come andare in bicicletta da Agunnaryd a Malmoe, per comprare pacchi di fiammiferi per poi rivenderli, oppure andare a pescare per recapitare salmoni a domicilio.
La sua avarizia leggendaria, tanto da vestire in maniera dismessa, era riconosciuta da tutti, soprattutto perché guidava una Volvo vecchia di quindici anni e faceva la spesa al mercato di pomeriggio, quando in genere i prezzi sono più bassi del mattino.
Viveva in Svizzera assieme alla moglie Margaretha, dalla quale ha avuto 3 figli, tutti impegnati nell’attività famigliare, ma con una sovranità limitata: addirittura, anni fa girava la voce che il padre volesse diseredarli per incentivarli a creare qualcosa di loro, decidendo poi di lasciare l’intero patrimonio a quello che avrebbe meglio gestito Habitat, la catena di mobili di alta gamma nata nel 1992.
In un comunicato, l’amministratore delegato e presidente del Gruppo IKEA, Jesper Brodin, ha dichiarato che “la sua eredità sarà ammirata per molti anni a venire e la sua visione, volta a creare una vita migliore per tante persone, continuerà a guidarci e ispirarci”.