In India quella degli stupri perpetrati contro donne e bambini è una delle peggiori piaghe degli ultimi anni ed il governo di Nuova Delhi ha finalmente deciso di porvi un argine con una soluzione tecnologica: a partire dal prossimo anno, sui telefoni, arriva il pulsante SOS che consentirà alle forze dell’ordine di intervenire immantinente sul luogo dell’aggressione.
Nello specifico, Shankar Prasad – ministro delle Telecomunicazioni indiano – nel corso di una conferenza stampa ha illustrato nel dettaglio quanto già aveva anticipato il 22 Aprile con una circolare ai mass media.
L’India è falcidiata, dal 2012, da una vera e propria ondata di stupri di cui sono vittime quotidiane donne e bambine ed a questo non si riesce a porre rimedio in alcun modo: si calcola, ad esempio, che ogni 22 minuti – in India – una donna/bambina/anziana venga stuprata ma il numero in questione potrebbe essere sottostimato in base al fatto che molte donne, per la vergogna, decidono di non denunciare la violenza subita (qualcuna, poi, si suicida).
Ricordiamo che, già da tempo, in India è iniziata una campagna contro la “cultura dello stupro” e che, in questo sfortunato Paese, le donne si difendono attualmente come possono (es. Jeans antistupro).
Per questi motivi, Nuova Delhi – in assenza di un numero unico cui possono rivolgersi le vittime – ha deciso di introdurre un obbligo ai produttori di telefoni e di soluzioni software per device mobili: a partire dal 2017 tutti i telefoni dovranno avere una sorta di “Panic Button” che, premuto, farà partire una richiesta d’aiuto alla Polizia mentre, a partire dal 2018, scatterà anche l’obbligo – per i device – di avere un modulo GPS (Global Positioning System) per inviare le proprie coordinate alle forze dell’ordine.
In termini pratici, come si tradurranno tali obblighi nella realtà? I telefoni normali faranno partire la chiamata d’emergenza premendo in contemporanea i tasti 5 e 9 mentre gli smartphone, dopo un aggiornamento del firmware ed in attesa dell’implementazione di un tasto SOS fisico sui nuovi modelli, faranno partire la richiesta di aiuto premendo per 3 volte di fila il tasto di accensione (Power).
La tecnologia, ha consluso il ministro Prasad nel suo intervento sulla questione stupri, “deve essere usata per migliorare la qualità della vita e quindi anche per la sicurezza delle donne”.