Nei momenti immediatamente successivi ai drammatici avvenimenti verificatisi a Bruxelles in seguito agli attentati terroristici degli scorsi giorni, che hanno visto ben 35 morti e numerosissimi feriti, ha subito spopolato sul web la vignetta raffigurante le due bandiere, belga e francese, strette in un abbraccio solidale di compassione.
La Turchia lamenta l’esclusione dal compianto internazionale per il terrorismo
Il giornalista turco Yasmin Ahmed ha immediatamente replicato con toni durissimi alla vignetta di Plantu e ben presto si è visto un ulteriore disegno, praticamente uguale al primo, ma con l’aggiunta anche della bandiera turca e delle date degli ultimi attentati terroristici nel territorio turco.
E’ stato questo un gesto di protesta e di rammarico, in quanto il popolo turco si è sentito escluso e trascurato pur nel debito di sangue che ha pagato in quanto vittima di numerosi attacchi terroristici con un pesante bilancio in termini di vite umane. E’ sembrato, l’abbraccio delle due bandiere, una palese noncuranza nei confronti delle vittime degli attentati ad Ankara e ad Istanbul.
L’omissione della bandiera turca, però, secondo alcuni post comparsi sul web, sarebbe da annoverare come un semplice errore commesso in buona fede: l’artista avrebbe soltanto dimenticato la Turchia, sotto la forte e scioccante eco degli ultimi attentati, avvenuti in parti centrali del territorio europeo. Purtroppo rivendicare una fratellanza in quanto vittime di una stessa tragedia è veramente triste ed è giusto che tutte le forze internazionali si uniscano, come suggerisce il presidente degli Stati Uniti, Obama, nel fronteggiare il pericolo comune proveniente dagli attacchi terroristici di qualunque matrice.
E’ giusto riconoscere al popolo turco lo stesso tributo di solidarietà e commozione che il mondo intero riservò alla Francia e che in questi giorni sta dimostrando al popolo belga. Secondo i commenti di molti utenti web, sarebbe auspicabile che la solidarietà dimostrata dalla vignetta di Plantu e poi ritoccata con l’aggiunta della terza bandiera, quella turca, riguardasse tutti gli aspetti della vita politica ed economica dei popoli e non si manifestasse soltanto nei momenti di grave crisi. La fratellanza e la solidarietà non possono e non devono germogliare solo sui campi minati dal terrorismo, ma ogni giorno ed ovunque.