A pochi giorni da un imbarazzante errore di comunicazione che ha visto al centro delle critiche la famiglia reale britannica, il Principe William ha optato per un approccio leggero e distensivo durante la sua ultima apparizione pubblica. L’erede al trono ha visitato un centro giovanile nella capitale, partecipando a varie attività insieme ai giovani ospiti, tra cui una sessione di decorazione di biscotti.
L’occasione ha fornito al Duca di Cambridge l’opportunità di affrontare, seppur indirettamente, la recente polemica scaturita dalla pubblicazione di una foto ritoccata sul profilo Instagram ufficiale di Kensington Palace. L’immagine, ritoccata maldestramente, ha scatenato dibattiti e critiche, con la Duchessa di Cambridge, Kate, che si è vista costretta a scusarsi per l’accaduto, attribuendo l’errore a un tentativo amatoriale di modifica dell’immagine.
Nonostante la potenziale gravità della situazione, il Principe William ha scelto di affrontare la questione con umorismo e leggerezza. “Mia moglie è l’artista di casa” ha scherzato il Principe mentre decorava biscotti con i bambini, dimostrando non solo il suo supporto incondizionato verso la consorte, ma anche la capacità di mantenere una certa normalità e leggerezza anche di fronte alle criticità.
Oltre a mostrarsi partecipe e sereno nell’interazione con i bambini e gli adulti presenti, il Principe William ha dimostrato ancora una volta il suo impegno verso le cause sociali e giovanili, una passione che condivide con la madre, la compianta Lady Diana. Proprio in serata, il Duca prenderà parte alla cerimonia di consegna di un premio annuale dedicato alla memoria della principessa del popolo, un evento che vedrà la partecipazione, seppur a distanza, anche del fratello Harry, il quale si collegherà solamente dopo la partenza di William.
Questo appuntamento si presenta non solo come un momento di ricordo e tributo alla figura di Lady Diana, ma anche come ulteriore testimonianza dell’importanza che il Principe William e il fratello attribuiscono al sostegno delle nuove generazioni e al lavoro svolto dai centri giovanili in tutto il Regno Unito.