Un terremoto oggi ha colpito la Grecia. Stamattina, alle 8.10 (ora italiana), un sisma di intensità pari a 6.1 della scala Richter ha gravemente danneggiato la Grecia occidentale. L’epicentro del sisma era a circa 18 chilometri ad ovest dell’isola di Lefkada, e la potenza del terremoto è dovuta al fatto che esso si trovava ad appena 5 km di profondità.
Sono diversi i feriti e, per ora, due le vittime di questa calamità naturale. La prima è una donna di 60 anni, schiacciata da un masso staccatosi da un monte che si trovava proprio sopra la sua casa; siamo a Ponti, un piccolo villaggio vicino Vassiliki, proprio sull’isola di Lefkada, all’interno della quale diversi collegamenti stradali sono stati sospesi.
Anche la seconda vittima è una donna: nel piccolo villaggio di Athani, uno dei più colpiti dal sisma, vicini Porto Katsiki, una donna è stata colpita in pieno da un palo della luce, morendo sul colpo. Diversi danni sono stati registrati ad edifici ed infrastrutture: evacuato l’ospedale di Lefkada e diverse abitazioni nel villaggio di Karya, gravemente danneggiate dal terremoto.
Niente a che vedere con il terribile sisma che ha sconvolto il Nepal, ma anche questa è una calamità naturale che ha portato diversi danni. Il sismologo Costas Papazachos, dell’Istituto di geodinamica di Atene, ha affermato che, nelle prossime ore, sono previste diverse scosse di assestamento. Stato di allerta, dunque, sull’isola di Lefkada.
Dopo il terremoto in Emilia, anche l’Italia torna di nuovo a tremare. La scossa, infatti, è arrivata fino in Calabria e in Puglia. Nella regione calabrese, il terremoto è stato avvertito in particolar modo nella Locride, dove si è scatenato il panico tra i residenti, e dove sono anche state interrotte le lezioni scolastiche. Diversi presidi, infatti, hanno deciso di evacuare le scuole della zona per precauzione: la vicenda ha coinvolto in particolare i comuni di Monasterace, Locri, Caulonia, Roccella e Marina di Gioiosa.
Il terremoto greco è stato pesantemente avvertito anche in Salento, nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce, anche se non si registrano particolari danni alle cose. Particolarmente colpiti i comuni di Nardò, Poggiardo, Santa Maria di Leuca e Lecce, i cui abitanti hanno letteralmente preso d’assalto i centralini dei vigili del fuoco.