Non finiscono gli sbarchi sull’isola di Lesbo, in Grecia, dove i centri di accoglienza sono allo stremo e, nonostante gli aiuti, non si riesce a porre rimedio al problema e proprio per questo Londra ha richiesto nuove regole.
Per questo, in data 09/09/2015, in parlamento UE si discuterà sul fatto di ricollocare i migranti arrivati e che arriveranno in tutta l’Europa. Secondo il ministro dell’Immigrazione greco, Yiannis Mouzalas, l’isola di Lesbo è sull’orlo dell’esplosione ed è urgente che si intervenga subito per evitare un collasso. Anche a Rosze, al confine tra Ungheria e Serbia, la situazione non è delle migliori. Stando alle fonti locali, si sono realizzati scontri tra migranti e polizia, in cui i primi hanno attaccato con lancio di sassi mentre i secondi hanno risposto con lo spray al peperoncino.
Per questo si attendono notizie del vertice del parlamento europeo sulla situazione che dovrebbe stabilire il ricollocamento di tutti i profughi presenti sul suolo europeo. Alla Germania saranno assegnati 31 mila profughi, la Francia ne accoglierà 24 mila e la Spagna 15 mila. L’Italia ricollocherà 39.600 migranti richiedenti asilo. In questa situazione, anche il Venezuela è intenzionato ad accogliere parte dei profughi e, il presidente Nicolas Maduro, ha detto che ospiterà 20 mila siriani, portandoli in una terra di pace, lontani dai pericoli che incombono nella loro terra natale.
Andando ad analizzare il caso italiano, continuano gli sbarchi dei profughi a Lampedusa, come nelle coste meridionali del paese. Inoltre sono sempre attivi i soccorsi al largo della Libia, in cui, spesso, capita di avere qualche perdita di vite umane. Molti si chiedono perchè tutto questo? Queste persone sono disposte a tutto pur di lasciare il proprio paese ma se si ponessero fine ai problemi che li affliggono? Queste sono alcune domande che si pongono alcuni occidentali ma ora bisogna pensare a soccorrere queste povere persone, senza farsi domande e chiedere neache un perchè, non è il momento.