Due forti scosse nella stessa giornata scuotono il pianeta e tengono milioni di persone in allerta

Nella giornata del 27 dicembre due terremoti di elevata intensità hanno interessato aree diverse del mondo, provocando apprensione e controlli di sicurezza, senza segnalazioni di persone che hanno perso la vita.

Due forti scosse nella stessa giornata scuotono il pianeta e tengono milioni di persone in allerta

La giornata di sabato 27 dicembre 2025 è stata segnata da due eventi sismici di forte intensità che hanno interessato aree molto lontane tra loro, ma accomunate da una spiccata attività geologica. Taiwan e Perù sono state colpite quasi in contemporanea da scosse significative, generando apprensione tra la popolazione e spingendo le autorità locali ad attivare immediatamente i protocolli di emergenza. Fortunatamente, non risultano persone che hanno perso la vita né conseguenze gravi, un elemento che ha contribuito ad attenuare l’allarme iniziale.

Il primo evento si è verificato nel nord-est di Taiwan alle 23:05 ora locale. Secondo l’Agenzia Meteorologica dell’isola, il terremoto ha raggiunto una magnitudo 7.0, con epicentro in mare a circa 32 chilometri dalla città di Yilan e a una profondità di 73 chilometri. La scossa è stata avvertita distintamente in almeno sei regioni dell’isola, compresa Taipei, dove molti residenti hanno raccontato di edifici oscillanti e lampade in movimento.

Le vibrazioni sono state percepite anche in alcune zone del Giappone meridionale, come le isole di Ishigaki e Iriomote, a conferma dell’ampiezza del fenomeno. Le autorità taiwanesi hanno immediatamente avviato verifiche sul territorio, coinvolgendo vigili del fuoco e squadre tecniche per controllare infrastrutture, strade e edifici pubblici. Al momento non sono emerse segnalazioni di danni rilevanti, ma l’attenzione resta alta, soprattutto alla luce della storia sismica dell’isola. Taiwan si trova infatti lungo l’intersezione di diverse placche tettoniche ed è stata in passato teatro di terremoti devastanti, come quello del 1999 e quello del 2016, che avevano lasciato segni profondi nel Paese e rafforzato la cultura della prevenzione.

Poche ore prima, dall’altra parte del mondo, anche il Perù aveva vissuto momenti di forte apprensione. Alle 21:51 ora locale una scossa di magnitudo 6 ha interessato il nord del Paese, con epicentro nell’Oceano Pacifico, a circa 67 chilometri dalla città portuale di Chimbote e a una profondità di 52 chilometri. Il movimento tellurico è stato avvertito in diverse località, comprese Lima, Trujillo e Cajamarca, causando evacuazioni precauzionali e momenti di tensione tra i cittadini. La Direzione di Idrografia e Navigazione della Marina Militare peruviana ha rapidamente escluso il rischio di tsunami, rassicurando la popolazione costiera. Anche in questo caso, non sono stati segnalati danni strutturali né persone ferite. Per la capitale Lima, tuttavia, l’evento si inserisce in una sequenza ravvicinata di scosse: nelle 24 ore precedenti erano già stati avvertiti altri terremoti di minore intensità, contribuendo a un clima di costante allerta.

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