Nel tardo pomeriggio Napoli è stata interessata da un nuovo episodio sismico che ha coinvolto gran parte della città e l’area dei Campi Flegrei, confermando una fase di particolare attività già osservata nelle ultime settimane. Le rilevazioni dell’INGV parlano di un evento di magnitudo 3.2, registrato alle 17:55 a una profondità di circa 2 chilometri, un valore che spiega la chiara percezione della doppia scossa avvertita dai residenti.
In numerosi quartieri i cittadini hanno segnalato due vibrazioni ravvicinate, separate da pochi secondi, percepite in modo distinto anche nello stadio Diego Armando Maradona (ex San Paolo), dove è in programma la partita delle 20:45 tra la squadra di Conte e l’Atalanta. L’area più prossima all’epicentro, come spesso accade, è stata quella della Solfatara. Nei gruppi Facebook locali molti utenti hanno raccontato di aver avvertito un movimento netto, mentre altre segnalazioni sono giunte da Agnano, Bacoli, Pozzuoli, Quarto, Varcaturo e Licola.
La propagazione ondulatoria, favorita dalla bassa profondità del sisma, ha raggiunto anche numerosi quartieri del capoluogo: Fuorigrotta, Bagnoli, Arenella, Pianura, Soccavo, Vomero, Colli Aminei e Capodimonte sono tra le zone dove la scossa è stata maggiormente percepita. Le testimonianze raccolte mostrano come l’evento abbia coinvolto un’area urbana ampia, senza tuttavia riportare criticità strutturali secondo le prime verifiche.
La giornata era già iniziata con un altro episodio sismico. Alle 14:00 l’INGV aveva rilevato una scossa di magnitudo 2.2, anch’essa localizzata nella zona dei Campi Flegrei, a una profondità leggermente maggiore, circa 3 chilometri. Pur essendo un valore più contenuto, anche questo evento era stato percepito da parte della popolazione, in particolare nei quartieri più prossimi alla caldera flegrea.
La Sala Operativa INGV-OV di Napoli ha monitorato entrambi gli episodi, sottolineando come rientrino nella dinamica tipica dello sciame sismico in corso nell’area, caratterizzato da variazioni di intensità e frequenza nel corso della giornata. La successione di scosse odierne conferma un quadro di attività costante che invita alla massima attenzione scientifica e a una comunicazione chiara verso i cittadini. La zona dei Campi Flegrei è infatti oggetto di un monitoraggio continuo proprio per la sua particolare geologia, che rende possibile la percezione anche di eventi di lieve entità. Le istituzioni locali, nei prossimi giorni, continueranno a seguire l’evoluzione del fenomeno insieme agli esperti dell’Osservatorio Vesuviano.