L’australiana Belle Gibson, una ragazza di 23 anni, aveva fatto parlare di sé nel nuovissimo continente per la sua storia tanto commovente, quanto falsa.
Lei, una blogger, affermava di aveva ricevuto la terribile notizia di avere un tumore al cervello. Dopo essere ricorsa a diverse cure e cicli di chemio senza essere riuscita ad ottenere risultati concreti, aveva deciso di pubblicizzare sui social network la sua personale cura che l’aveva miracolosamente guarita dal suo male. Una cura a base di vegetali e cereali, che secondo lei era a dir poco miracolosa.
Questo gettò per due anni non solo l’attenzione su di lei da parte del web e dei media, che presero a cuore il suo caso, ma provocò anche l’entusiasmo di migliaia di vegetariani e lo sconforto di altrettanti medici che stavano vendendo minacciati i loro riscontri scientifici.
Peccato però si trattasse solo di una farsa. La ragazza, pentita, ha vuotato il sacco e dichiarato ad una rivista australiana di aver inventato tutto. La Blogger è stata messa sotto inchiesta e le sue pagine Twitter e Facebook sospese.
Una vicenda che fa riflettere su come oramai, grazie al web e alle notizie che i social diffondono, una semplice notizia di cui non è possibile attestare la veridicità, possa diventare virale a tal punto da far credere a migliaia, se non milioni, di persone che quello che leggono corrisponda ad un fatto reale. Un altro caso analogo a quello di Belle Gibson è accaduto, invece, a Candice: una donna guarita dal cancro mangiando frutta a volontà.
Se non fosse intervenuto una sorta di rimorso da parte della ragazza circa tutta la vicenda, si sarebbe potuto innescare un meccanismo di distorsione dell’informazione molto pericoloso e magari avremmo creduto davvero che i vegetali potessero sconfiggere il cancro al cervello. Cosa che con reali studi scientifici ci auguriamo tutti.